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Redazione

In bici sulle strade d'Islanda

Islanda, terra di ghiaccio e fuoco, di saghe e leggende, di abitudini ancestrali e di natura non antropizzata. Terra di strade sovente sterrate e di guadi perlopiù improvvisati, terra di scoperta, meta ideale per un viaggio in bicicletta, per chi nel viaggio cerca in primo luogo l'avventura. L'isola di ghiaccio è la meta del viaggio che vogliamo raccontarvi oggi, a ridosso della sua partenza. E' il viaggio di Alberto Montemurro, giovanissimo cicloturista lucano, che per i suoi 20 anni ha voluto regalarsi un sogno.

L'idea di partenza è una di quelle idee un po' strampalate che vengono di colpo e non se ne vanno più. L'idea di Alberto è un viaggio in Islanda, in bici, da solo e autosufficiente. Un'idea contagiosa tra migliaia di cicloturisti al mondo, che restano stregati dagli scorci del Paese più bello del mondo, e che pedalando sull'onda della meraviglia scordano velocemente la fatica, la pioggia, il freddo e la solitudine. Alberto questo viaggio lo ha appena cominciato, e il suo obiettivo è condividerlo e raccontarlo. Come? Lasciamo che si presenti e lo spieghi lui.

Mi chiamo Alberto Montemurro, sono uno studente ventenne con un progetto un po' particolare: raccontare il diario di un viaggio in bicicletta in Islanda, percorrendo quasi 2000 chilometri, portando con me solamente una tenda ed il necessario per spostarmi fra fiordi, deserti, geyser, ghiacciai e tutte le altre meraviglie del paese più estremo d'Europa. Tramite un blog con articoli e fotografie, proverò a rendervi partecipi delle meraviglie che mi capiterà di vedere fino al termine del viaggio, quando realizzerò un videoracconto dell'esperienza. Un'altra sezione del sito sarà dedicata a tutta l'attrezzatura e alle conoscenze necessarie per imbarcarsi in una piccola impresa di questo tipo, a dire il vero molte meno di ciò che ci si potrebbe aspettare. D'altronde, sono uno studente come tanti, non ho alcuna particolare preparazione fisica o tecnica, solo quel pizzico di entusiasmo e avventatezza necessari per partire.

Ho scelto l'Islanda con la voglia di dimostrare che, anche nel paese europeo col più alto incremento di visitatori negli ultimi anni, è possibile realizzare un viaggio discreto e rispettoso del luogo che stiamo esplorando. Questa terra offre delle meraviglie naturali uniche, capaci di spezzare le aspettative di chiunque, per rendergliele dieci volte tanto. Preservare la bellezza di luoghi così affascinanti non significa necessariamente non poterli conoscere, purché ci si avvicini col giusto atteggiamento. Da viaggiatore, più che da turista. Attraverserò l'intero territorio dell'isola, mantenendo come riferimento principale la Ring Road, per poi dirigermi anche nel cuore del paese, nei più remoti altopiani e deserti interni. Come si può notare dalla dettagliata foto qui a fianco, sarà un percorso più o meno circolare, che toccherà tutte le principali meraviglie dell'isola: le cascate di Skógafoss, la regione del Landmannalaugar, la laguna di Jökulsárlón, e tanti altri posti dai nomi impronunciabili. Ho vent'anni, mi piace scrivere, leggere, e più o meno le cose che piacciono a tutti, ma alcune proprio no, mentre altre un sacco, tipo giocare a calcio o andare in giro. Spera di riuscire un giorno a realizzare spunti per altre persone, viaggiando rasoterra e non solo.

Per seguire il viaggio di Alberto, sintonizzatevi sul blog raggidislanda.com e sulla pagina Facebook Tutti i raggi d'Islanda.