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Donna e ciclismo, una quadrifoglio nascosto
Leviamoci la gonna e i tacchi a spillo, allacciamo le nostre scarpette tecniche con la soletta in carbonio, con un gesto di grazia ma anche di forza e precisione, ascoltiamo il clic che ci collega ai pedali per quell'infinito moto rotatorio che è il ciclismo.
Mentre le gambe frullano in tutta agilità facendoti volare sull'asfalto veloce verso l'infinito, parli con la mente che non tace mai, cambia argomenti di continuo, passi dalla tecnica ciclistica pura, all'ennesimo compromesso per ritagliarti quell'attimo della tua vita, dove il ciclismo è la chiave per la felicità fisica e mentale.
Care amiche a due ruote, che riuscite a rimanere femminili in uno sport che sembra essere prettamente maschile, ma non è così, anzi il ciclismo se intrapreso nel verso giusto diventa benessere e voglia di vivere come pochi sport sanno dare, visto che è molto duro, fatto di tanto sudore e di dolore muscolare, ma come la storia insegna: chi combatte e non molla mai, sa cosa vuole dalla vita e prima o poi realizza il suo obiettivo.
Quando vi ritrovate avvolte durante i vostri allenamenti da ciclisti uomini colorati da sponsor con i muscoli tonici al massimo, sorridete e vi godete la carenza di attrito fino alla prossima salita: lì vi confronterete per l'ennesima volta con il vostro io, lì sarà il vero confronto con la vostra autostima e la voglia di vivere, in un mondo dove avere una propria identità diventa un lusso da ricercare e mantenere.
Sarete entrate in questo mondo passando da una cyclette cigolante per un corso di spinning dove il gruppo scatenato vi ha fatto sudare all'infinto e vi ha insegnato a dire: non mollare ora ma soffri come tutti, visto che tutti soffriamo alla stessa maniera. Poi un giorno arrivi alla tua prima bicicletta, al ciclismo fatto di strade senza fine, la passione per questo sport cresce in te come la voglia di vivere che esso riflette, perchè il ciclismo è tale e lo è come tanti altri sport fatti all'aria aperta, dove la natura regna assoluta e voi ritornate animali felici di correre, correre, correre.
Arriva anche il giorno che ti trovi in una griglia fatta di infiniti colori, il numero ben evidente sul manubrio e sulla schiena: mamma mia che emozioni, le parole non bastano, ma gli stimoli per non perdersi durante questo percorso fatto di passione e di paura devono sempre essere molto forti per durare nel tempo, ma anche per far sì che la vita di tutti i giorni non vinca sulle necessità del mens Sana in corpore sano.
Come mental coach descrivo questo movimento rosa a due ruote come un quadrifoglio nascosto in un prato di trifogli, solo lo sguardo attento di chi cerca fortuna lo può trovare e lì c'è sempre stato, ma per pochi. Lo sguardo disperso nel vuoto diventa attenzione selettiva per poterlo scovare e con delicatezza ammirare. Perché?
Riecheggia nella mia mente come il riflesso di tante donne che ho incontrato nelle mie avventure a due ruote, poche sono rimaste in sella, negli anni la vita cambia, ma non guardiamo a questo e godiamoci il nostro tempo dove lo sport è salute fisica e mentale e tale deve sempre rimanere, per non ricadere nella golosità senza senso di obiettivi impossibili, perchè il troppo storpia sempre.
Ciclismo e donna, ovvero miglioramento della percentuale di massa magra e riduzione della percentuale del grasso corporeo (sport prettamente aerobico), possibilità di fare lunghi periodi di allenamento senza gravare sulle articolazioni e sulla struttura scheletrica (impossibile con la corsa od altri sport aerobici), tono generale degli arti inferiori, glutei compresi, miglioramento della circolazione linfatica e generale, riduzione della ritenzione idrica, aumento del metabolismo. Non dimentichiamo però la parte mentale di questa storia a due ruote, per cui: miglioramento dell'autostima, programmazione, organizzazione e perseveranza. I mezzi vincenti anche per la vita di tutti i giorni.
Sport è scuola di vita, non solo divertimento, se fatto con coscienza e scienza. A Voi il resto.
Ogni giorno quando esco ad allenarmi, come dico sempre per meditare, mi guardo in giro e spero di sfiorare con lo sguardo qualche quadrifoglio rosa a due ruote, visto che di fortuna tutti ne abbiamo bisogno, ma anche per il piacere di condividere questa passione, che non ha mai avuto sesso, ma solo tanto amore per la natura e per l'autostima.
di Alessandro Schiasselloni - The Sport Mentalist
Mental Coach - Posturologo - Riflessologo - Preparatore Atletico
Telefono: 333 4014119 - aschiasselloni@gmail.com
www.posturale.info - www.sportmentalist.it - facebook.com/alessandro.schiasselloni
[foto via sanfairyanncc]
Mentre le gambe frullano in tutta agilità facendoti volare sull'asfalto veloce verso l'infinito, parli con la mente che non tace mai, cambia argomenti di continuo, passi dalla tecnica ciclistica pura, all'ennesimo compromesso per ritagliarti quell'attimo della tua vita, dove il ciclismo è la chiave per la felicità fisica e mentale.
Care amiche a due ruote, che riuscite a rimanere femminili in uno sport che sembra essere prettamente maschile, ma non è così, anzi il ciclismo se intrapreso nel verso giusto diventa benessere e voglia di vivere come pochi sport sanno dare, visto che è molto duro, fatto di tanto sudore e di dolore muscolare, ma come la storia insegna: chi combatte e non molla mai, sa cosa vuole dalla vita e prima o poi realizza il suo obiettivo.
Quando vi ritrovate avvolte durante i vostri allenamenti da ciclisti uomini colorati da sponsor con i muscoli tonici al massimo, sorridete e vi godete la carenza di attrito fino alla prossima salita: lì vi confronterete per l'ennesima volta con il vostro io, lì sarà il vero confronto con la vostra autostima e la voglia di vivere, in un mondo dove avere una propria identità diventa un lusso da ricercare e mantenere.
Sarete entrate in questo mondo passando da una cyclette cigolante per un corso di spinning dove il gruppo scatenato vi ha fatto sudare all'infinto e vi ha insegnato a dire: non mollare ora ma soffri come tutti, visto che tutti soffriamo alla stessa maniera. Poi un giorno arrivi alla tua prima bicicletta, al ciclismo fatto di strade senza fine, la passione per questo sport cresce in te come la voglia di vivere che esso riflette, perchè il ciclismo è tale e lo è come tanti altri sport fatti all'aria aperta, dove la natura regna assoluta e voi ritornate animali felici di correre, correre, correre.
Arriva anche il giorno che ti trovi in una griglia fatta di infiniti colori, il numero ben evidente sul manubrio e sulla schiena: mamma mia che emozioni, le parole non bastano, ma gli stimoli per non perdersi durante questo percorso fatto di passione e di paura devono sempre essere molto forti per durare nel tempo, ma anche per far sì che la vita di tutti i giorni non vinca sulle necessità del mens Sana in corpore sano.
Come mental coach descrivo questo movimento rosa a due ruote come un quadrifoglio nascosto in un prato di trifogli, solo lo sguardo attento di chi cerca fortuna lo può trovare e lì c'è sempre stato, ma per pochi. Lo sguardo disperso nel vuoto diventa attenzione selettiva per poterlo scovare e con delicatezza ammirare. Perché?
Riecheggia nella mia mente come il riflesso di tante donne che ho incontrato nelle mie avventure a due ruote, poche sono rimaste in sella, negli anni la vita cambia, ma non guardiamo a questo e godiamoci il nostro tempo dove lo sport è salute fisica e mentale e tale deve sempre rimanere, per non ricadere nella golosità senza senso di obiettivi impossibili, perchè il troppo storpia sempre.
Ciclismo e donna, ovvero miglioramento della percentuale di massa magra e riduzione della percentuale del grasso corporeo (sport prettamente aerobico), possibilità di fare lunghi periodi di allenamento senza gravare sulle articolazioni e sulla struttura scheletrica (impossibile con la corsa od altri sport aerobici), tono generale degli arti inferiori, glutei compresi, miglioramento della circolazione linfatica e generale, riduzione della ritenzione idrica, aumento del metabolismo. Non dimentichiamo però la parte mentale di questa storia a due ruote, per cui: miglioramento dell'autostima, programmazione, organizzazione e perseveranza. I mezzi vincenti anche per la vita di tutti i giorni.
Sport è scuola di vita, non solo divertimento, se fatto con coscienza e scienza. A Voi il resto.
Ogni giorno quando esco ad allenarmi, come dico sempre per meditare, mi guardo in giro e spero di sfiorare con lo sguardo qualche quadrifoglio rosa a due ruote, visto che di fortuna tutti ne abbiamo bisogno, ma anche per il piacere di condividere questa passione, che non ha mai avuto sesso, ma solo tanto amore per la natura e per l'autostima.
di Alessandro Schiasselloni - The Sport Mentalist
Mental Coach - Posturologo - Riflessologo - Preparatore Atletico
Telefono: 333 4014119 - aschiasselloni@gmail.com
www.posturale.info - www.sportmentalist.it - facebook.com/alessandro.schiasselloni
[foto via sanfairyanncc]