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Vuelta 2017: le pagelle
Chris Froome - 8.5
Due tappe vinte, tre maglie conquistate, tra cui quella a punti difesa addirittura sprintando a Madrid. Un controllo assoluto della corsa, in maglia rossa sin dalla terza tappa, capace di superare anche i piccoli momenti di difficoltà grazie al supporto di una Sky di altissimo livello. Mezzo voto in più per non aver forzato il passo sull'Angliru, concedendo a Contador il meritato trionfo.
Alberto Contador - 8
Non poteva essere più dolce l'addio del madrileño, che appende la bici al chiodo sulle strade di casa. Uscito di classifica già alla terza frazione, Contador ha corso come un indiavolato per due terzi di Vuelta, andando in caccia di applausi ed affetto con attacchi continui, sino all'apoteosi sull'Angliru.
Vincenzo Nibali - 7.5
Secondo podio in un grande giro in questa stagione, decimo in carriera. Nibali non sarà più quello di qualche anno fa, ma non ha davvero alcuna intenzione di mollare e si dimostra il più forte tra gli "umani", il più vicino a questo straordinario Froome. La gran volata di Andorra è la ciliegina sulla torta della sua Vuelta.
Il'nur Zakarin - 7
A 28 anni riesce finalmente a salire sul podio, coronando una crescita costante che lo vede ormai subito dietro ai migliori. Corridore coraggioso, benchè un po' discontinuo, Zakarin riparte da questo risultato per un ulteriore salto di qualità.
Wilco Kelderman - 6.5
Nella stagione magica della Sunweb, non poteva mancare il ritorno ad alto livello del fenomenale olandese. Il quarto posto è un sentito omaggio di Contador, ma anche il quinto valeva parecchio per la continuità con cui si è finalmente battuto. Un corridore ritrovato?
Matteo Trentin - 8
Aria di novità in casa Quick-Step: Trentin corre finalmente libero da impegni di gregariato, ha spazio per giocarsi le sue carte, e se ne torna a casa con quattro tappe e una maglia verde sfiorata. In una Vuelta priva di volate, Trentin finalizza ovunque può, in fuga o in gruppo. Anticipazione ideale della sua prossima stagione da capitano all'Orica... e forse anche del mondiale imminente?
Miguel Ángel López - 7
Che Superman fosse un talento raro era cosa nota, ma nessuno poteva aspettarsi una performance così scintillante. Quando è in giornata è il più forte di tutti in salita, vince due tappe e chiude all'ottavo posto il suo primo grande giro. A 23 anni, si candida per diventare l'uomo del futuro.
Tomasz MarczyÅski - 7
La doppietta che non ti aspetti è quella di questo 33enne polacco: una vita da gregario e una Vuelta da fuggitivo vincente. E' lui l'uomo immagine di una straordinaria Lotto, che conquista altre due tappe con Thomas de Gendt e Sander Armée.
Michael Woods - 7
Le rampe brevi ed estreme della Vuelta esaltano le doti del canadese, che nella prima parte di corsa chiude sempre tra le prime posizioni. Poi comincia ad emergere la stanchezza, ma a sorpresa Woods non naufraga, nonostante una gara sempre tirata, e difende un settimo posto su cui non avrebbe scommesso nemmeno lui alla vigilia.
Davide Villella - 7
Per i corridori della Cannondale questa Vuelta non è stata certo facile, con l'annuncio di possibile chiusura del team arrivato alla partenza. Un motivo per tutti per farsi notare, correre sempre davanti, cercare di finalizzare. Fuga dopo fuga, Villella è riuscito ad aggiudicarsi la maglia di miglior scalatore costruendosi un vantaggio consistente su tutti. L'anno prossimo passerà in Astana, ma a Madrid festeggia proprio con i Cannondale, freschi di salvataggio del team.
Due tappe vinte, tre maglie conquistate, tra cui quella a punti difesa addirittura sprintando a Madrid. Un controllo assoluto della corsa, in maglia rossa sin dalla terza tappa, capace di superare anche i piccoli momenti di difficoltà grazie al supporto di una Sky di altissimo livello. Mezzo voto in più per non aver forzato il passo sull'Angliru, concedendo a Contador il meritato trionfo.
Alberto Contador - 8
Non poteva essere più dolce l'addio del madrileño, che appende la bici al chiodo sulle strade di casa. Uscito di classifica già alla terza frazione, Contador ha corso come un indiavolato per due terzi di Vuelta, andando in caccia di applausi ed affetto con attacchi continui, sino all'apoteosi sull'Angliru.
Vincenzo Nibali - 7.5
Secondo podio in un grande giro in questa stagione, decimo in carriera. Nibali non sarà più quello di qualche anno fa, ma non ha davvero alcuna intenzione di mollare e si dimostra il più forte tra gli "umani", il più vicino a questo straordinario Froome. La gran volata di Andorra è la ciliegina sulla torta della sua Vuelta.
Il'nur Zakarin - 7
A 28 anni riesce finalmente a salire sul podio, coronando una crescita costante che lo vede ormai subito dietro ai migliori. Corridore coraggioso, benchè un po' discontinuo, Zakarin riparte da questo risultato per un ulteriore salto di qualità.
Wilco Kelderman - 6.5
Nella stagione magica della Sunweb, non poteva mancare il ritorno ad alto livello del fenomenale olandese. Il quarto posto è un sentito omaggio di Contador, ma anche il quinto valeva parecchio per la continuità con cui si è finalmente battuto. Un corridore ritrovato?
Matteo Trentin - 8
Aria di novità in casa Quick-Step: Trentin corre finalmente libero da impegni di gregariato, ha spazio per giocarsi le sue carte, e se ne torna a casa con quattro tappe e una maglia verde sfiorata. In una Vuelta priva di volate, Trentin finalizza ovunque può, in fuga o in gruppo. Anticipazione ideale della sua prossima stagione da capitano all'Orica... e forse anche del mondiale imminente?
Miguel Ángel López - 7
Che Superman fosse un talento raro era cosa nota, ma nessuno poteva aspettarsi una performance così scintillante. Quando è in giornata è il più forte di tutti in salita, vince due tappe e chiude all'ottavo posto il suo primo grande giro. A 23 anni, si candida per diventare l'uomo del futuro.
Tomasz MarczyÅski - 7
La doppietta che non ti aspetti è quella di questo 33enne polacco: una vita da gregario e una Vuelta da fuggitivo vincente. E' lui l'uomo immagine di una straordinaria Lotto, che conquista altre due tappe con Thomas de Gendt e Sander Armée.
Michael Woods - 7
Le rampe brevi ed estreme della Vuelta esaltano le doti del canadese, che nella prima parte di corsa chiude sempre tra le prime posizioni. Poi comincia ad emergere la stanchezza, ma a sorpresa Woods non naufraga, nonostante una gara sempre tirata, e difende un settimo posto su cui non avrebbe scommesso nemmeno lui alla vigilia.
Davide Villella - 7
Per i corridori della Cannondale questa Vuelta non è stata certo facile, con l'annuncio di possibile chiusura del team arrivato alla partenza. Un motivo per tutti per farsi notare, correre sempre davanti, cercare di finalizzare. Fuga dopo fuga, Villella è riuscito ad aggiudicarsi la maglia di miglior scalatore costruendosi un vantaggio consistente su tutti. L'anno prossimo passerà in Astana, ma a Madrid festeggia proprio con i Cannondale, freschi di salvataggio del team.