Dino Lazzaretti, in bici a -55
Dopo aver pedalato per più di 50.000 chilometri in giro per il mondo negli ultimi anni, il cicloviaggiatore Dino Lanzaretti ha voluto tentare la prima attraversata in bicicletta del Polo del freddo. Ha pedalato lungo la leggendaria Strada delle Ossa, fatta costruire da Iosif Stalin per raggiungere le miniere aurifere di questa area. La leggenda vuole che questa pista sia lastricata con le ossa dei prigionieri dei gulag morti di stenti durante la sua costruzione.
Ha dovuto impegnarsi in una difficile preparazione logistica per cercare informazioni su questa zona sconosciuta e per costruire attrezzature speciali per riuscire a sopravvivere senza nessun supporto esterno a temperature rigidissime. Nell’attraversata ha utilizzato lo stesso equipaggiamento alpinistico che viene impiegato per scalare l’Everest più altri indumenti usati nelle spedizioni polari, e una bicicletta speciale senza nessun componente in plastica facilmente sgretolabile a temperature rigidissime. Il tutto per un peso di 100 chilogrammi.
Dino è partito da Magagna l’inverno scorso durante il periodo più freddo dell’anno. Le difficoltà sono state tantissime e la paura sua fedele compagna. Infinite le notti lunghe più di 17 ore trascorse in tenda a -55°C e innumerevoli gli imprevisti occorsi durante il giorno che lo hanno messo a dura prova, portandolo a pensare al peggio in più di una occasione. "Persino il semplice respirare è stato causa d’insormontabili problemi". Dopo 2000 chilometri e 45 giorni di viaggio è arrivato a destinazione nella città di Yakutsk.
Vista l’euforia per l’incredibile successo ha poi deciso di continuare a pedalare per 16.000 chilometri fino in Italia e quindi attraversare la Russia, la Mongolia, l’Asia centrale, il Caucaso, la Turchia e la Grecia. A giorni arriverà a Bari e risalirà il paese fino a Vicenza per ricongiungersi con la famiglia il giorno di Natale.