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Redazione

Giro 101, il Giro di Chris Froome

Nei giorni precedenti alla presentazione del Giro d'Italia numero 101 si era osservato un fenomeno strano: anzichè parlare di quale sarebbe stato il disegno della corsa, quali salite, quante cronometro, si era già saltati in avanti, ad analizzarne i protagonisti. O meglio, a fare ipotesi sul futuro di un protagonista: Chris Froome. Una ridda di voci da cui gli stessi organizzatori hanno tratto profitto, concentrando sempre di più l'interesse globale intorno ad una Corsa Rosa che sperava di fare il colpaccio già tempo fa con l'annuncio della partenza dal Medio Oriente.

La stessa atmosfera si è respirata durante la stessa cerimonia di presentazione, prima che Mauro Vegni confermasse ufficialmente che il Giro numero 101 avrà come favorito assoluto il dominatore degli ultimi tre Tour de France. Quella col capitano Sky è stata una trattativa lunga cominciata molto prima che si diffondessero le voci a riguardo, spinta dal clamoroso contributo incassato da RCS per l'ennesima partenza estera. Chris Froome non si presentava al Giro dal 2010, quando fu squalificato per traino sul Mortirolo. Si trattava però di un corridore ancora molto giovane e inesperto, ben differente dal fenomeno ammirato negli ultimi anni sulle strade di Francia e Spagna. Per convincerlo a partecipare RCS ha disegnato un percorso equilibrato, con 45 chilometri a cronometro e cinque sole tappe di montagna, tutte tra 180 e 225 chilometri di lunghezza ma senza mai esagerare con le difficoltà. Un percorso ideale per chi volesse abbinare al Giro d'Italia il prossimo Tour de France, all'inseguimento di una doppietta che diventerebbe leggenda.

Si parte dunque da Gerusalemme Ovest, con le prime tra tappe mediorientali già annunciate (e comprensibilmente criticate in tutto il mondo) lo scorso mese di settembre: una cronometro di 10 chilometri e due frazioni destinate alla ruote veloci. Il rientro in Italia avverrà in Sicilia con le due giornate non prive di imboscate tra Catania e il Belice, prima dell'inedita ascesa all'Osservatorio Astrofisico dell'Etna, da cui non ci si aspettano ancora fuochi d'artificio. Passate la risalita della costa calabra e l'ormai noto (e innocuo) traguardo di Montevergine di Mercogliano, alla nona tappa il Giro 101 offrirà il suo primo scontro aperto sul Gran Sasso. Il Giro torna a Campo Imperatore a 19 anni dalla vittoria di Marco Pantani, e lo fa con una tappa di 224 chilometri, di cui gli ultimi 44 tutti in salita. L'attesa per i primi verdetti qui darà finalmente risposte.

La seconda metà di corsa si apre con un lungo intermezzo interlocutorio. Quattro tappe dedicate a velocisti e fuggitivi tra Umbria, Marche (dove sarà omaggiato Michele Scarponi), Emilia e Veneto, prima degli arrivi sullo Zoncolan e a Sappada, tappa a bassa quota ma senza un metro di salita. Il giorno decisivo della cronometro arriverà subito dopo: 34.5 chilometri perlopiù pianeggianti da Trento a Rovereto, una giornata che potrebbe scavare finalmente distacchi incolmabili. Per cercare di ribaltarli resteranno poche difficoltà: dopo la volata di Iseo si arriverà a Pratonevoso al termine di una giornata perlopiù pianeggiante, e quindi toccherà ai due scontri decisivi. La Venaria Reale - Bardonecchia sarà una frazione di media lunghezza (181 chilometri) ma promette spettacolo con il Colle delle Finestre a 90 chilometri dal traguardo, seguito dal Sestriere e dal lungo fondovalle fino a Bardonecchia, dove comincerà l'ascesa allo Jafferau. E' un tracciato da interpretare, che potrebbe rivelarsi ostico ma anche frenare gli animi. Cosa che non si potrà fare negli ultimi 60 chilometri della Susa-Cervinia, con il Col Tsecore e il durissimo St.Pantaléon e l'ascesa al traguardo finale che decreterà il vincitore del Giro numero 101. Classifica chiusa ma fatiche non ancora finite, restano il lunghissimo trasferimento (uno dei tanti: nota dolente di questo percorso) fino a Roma e la passerella finale, che premierà un velocista in uno scenario unico. Uno scenario storico che potrebbe celebrare un risultato storico per Chris Froome: il Giro lo aspetta.


Le tappe
Venerdì 04 maggio. 1ª tappa: Gerusalemme Ovest (cronometro individuale) [203 km]
Sabato 05 maggio. 2ª tappa: Haifa – TelAviv [167 km]
Domenica 06 maggio. 3ª tappa: Be'er Sheva – Eilat [229 km]
Lunedì 07 maggio. Riposo/trasferimento.
Martedì 08 maggio. 4ª tappa: Catania – Caltagirone [191 km]
Mercoledì 09 maggio. 5ª tappa: Agrigento – Santa Ninfa [152 km]
Giovedì 10 maggio. 6ª tappa: Caltanissetta – Monte Etna [163 km]
Venerdì 11 maggio. 7ª tappa: Pizzo – Praia a Mare [159 km]
Sabato 12 maggio. 8ª tappa: Praia a Mare – Montevergine di Mercogliano [208 km]
Domenica 13 maggio. 9ª tappa: Pescosannita – Campo Imperatore [224 km]
Lunedì 14 maggio. Riposo
Martedì 15 maggio. 10ª tappa: Penne – Gualdo Tadino [239 km]
Mercoledì 16 maggio. 11ª tappa: Assisi – Osimo [156 km]
Giovedì 17 maggio. 12ª tappa: Osimo – Imola [213 km]
Venerdì 18 maggio. 13ª tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia [180 km]
Sabato 19 maggio. 14ª tappa: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan [181 km]
Domenica 20 maggio. 15ª tappa: Tolmezzo – Sappada [176 km]
Lunedì 21 maggio. Riposo
Martedì 22 maggio. 16ª tappa: Trento – Rovereto (cronometro individuale) [34.5 km]
Mercoledì 23 maggio. 17ª tappa: Riva del Garda – Iseo [155 km]
Giovedì 24 maggio. 18ª tappa: Abbiategrasso – Prato Nevoso [196 km]
Venerdì 25 maggio. 19ª tappa: Venaria Reale – Bardonecchia [181 km]
Sabato 26 maggio. 20ª tappa: Susa – Cervinia [214 km]
Domenica 27 maggio. 21ª tappa: Roma – Roma [118 km]

L'appuntamento è dal 04 al 27 maggio 2017. Nella gallery tutte le altimetrie di tappa.