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Iceland Unlimited: l'ennesima conquista di Omar di Felice
L'avevamo intervistato e ci aveva raccontato che il segreto dei suoi successi, che gli permette di arrivare sempre in fondo alle sfide che affronta, è "Divertirmi e sorridere, sempre".
Lo spirito con cui Omar Di Felice continua a vivere le imprese ciclistiche è sempre lo stesso, per un'avventura appena conclusa ce n'è un'altra già pronta dietro l’angolo.
Il 37enne fondista romano è reduce del successo della sfida Iceland Unlimited: 1180 km, 7 Giorni, nel gelo dell’Islanda.
L’obiettivo che si era posto era a dir poco estremo: solo, per centinaia di chilometri sapendo di poter fare affidamento unicamente su se stesso. Unica compagna di viaggio è stata la sua bici Wilier Triestina "Arctic Machine".
Questa volta completamente in solitaria e senza auto di supporto al seguito, ha percorso il periplo dell’isola lungo i 1.400 km della Ring Road, la suggestiva e pittoresca Route 1. Si tratta di una sorta di allenamento invernale, solo con il bagaglio minimo necessario per ‘l’esplorazione in solitaria’ dell’Islanda, affrontando lo Skeiðarársandur, una vasta distesa di sabbia e detriti fluviali, soggetta a frequenti inondazioni di origine glaciale e vulcanica.
Per evitare poi la temuta galleria di Hvalfjörður, un tunnel di 6 km ad una profondità di 165 m sotto il livello del mare, che di recente si è allagato per un’eruzione vulcanica, Di Felice è stato costretto ad allungare il tracciato di 100 km.
L’ultraciclista romano non è nuovo a questo genere di imprese estreme: nel suo albo d’oro figurano, fra le tante, anche la Parigi-Roma (1600 km no-stop in 72 ore), una solitaria da Helsinki a Capo Nord in 8 tappe attraversando il circolo polare artico e la scalata di tutte le più famose montagne del Giro d’Italia, del Tour de France e de la Vuelta.
Ora ha svelato percorso definitivo di quella che sarà la sua prossima impresa invernale: "Through the arctic Canada". Da Whitehorse a Tuktoyaktuk, 1500 km e oltre 16000 metri di dislivello nel cuore del rigido inverno canadese. Ma, soprattutto, per la prima volta una bici da strada percorrerà la nuovissima Arctic Highway da Inuvik a Tuktoyaktuk.
Lo spirito con cui Omar Di Felice continua a vivere le imprese ciclistiche è sempre lo stesso, per un'avventura appena conclusa ce n'è un'altra già pronta dietro l’angolo.
Il 37enne fondista romano è reduce del successo della sfida Iceland Unlimited: 1180 km, 7 Giorni, nel gelo dell’Islanda.
L’obiettivo che si era posto era a dir poco estremo: solo, per centinaia di chilometri sapendo di poter fare affidamento unicamente su se stesso. Unica compagna di viaggio è stata la sua bici Wilier Triestina "Arctic Machine".
Questa volta completamente in solitaria e senza auto di supporto al seguito, ha percorso il periplo dell’isola lungo i 1.400 km della Ring Road, la suggestiva e pittoresca Route 1. Si tratta di una sorta di allenamento invernale, solo con il bagaglio minimo necessario per ‘l’esplorazione in solitaria’ dell’Islanda, affrontando lo Skeiðarársandur, una vasta distesa di sabbia e detriti fluviali, soggetta a frequenti inondazioni di origine glaciale e vulcanica.
Per evitare poi la temuta galleria di Hvalfjörður, un tunnel di 6 km ad una profondità di 165 m sotto il livello del mare, che di recente si è allagato per un’eruzione vulcanica, Di Felice è stato costretto ad allungare il tracciato di 100 km.
L’ultraciclista romano non è nuovo a questo genere di imprese estreme: nel suo albo d’oro figurano, fra le tante, anche la Parigi-Roma (1600 km no-stop in 72 ore), una solitaria da Helsinki a Capo Nord in 8 tappe attraversando il circolo polare artico e la scalata di tutte le più famose montagne del Giro d’Italia, del Tour de France e de la Vuelta.
Ora ha svelato percorso definitivo di quella che sarà la sua prossima impresa invernale: "Through the arctic Canada". Da Whitehorse a Tuktoyaktuk, 1500 km e oltre 16000 metri di dislivello nel cuore del rigido inverno canadese. Ma, soprattutto, per la prima volta una bici da strada percorrerà la nuovissima Arctic Highway da Inuvik a Tuktoyaktuk.