Presentato il Giro d'Italia UNDER 23
Sulla salita simbolo delle colline del Prosecco il Giro d’Italia si è arrampicato per ben quattro volte: l’ultima, il 27 maggio 2017, quando una straordinaria cornice di pubblico ha accolto il transito dei ciclisti impegnati nella penultima tappa del Giro del Centenario (nella foto il gruppo di testa).
Ora l’ascesa di San Pietro di Feletto ospiterà la prova a cronometro che concluderà il 41° Giro d’Italia Under 23, presentato ufficialmente ieri a Roma alla presenza del Ministro per lo Sport Luca Lotti, dei Vice Presidenti CONI Franco Chimenti e Alessandra Sensini, del Presidente FCI Renato Di Rocco, del Commissario Tecnico Strada Professionisti e Coordinatore delle Squadre Nazionali Davide Cassani e del Direttore Generale del Giro Marco Selleri.
Saranno 10 i giorni di gara, 6 maglie di leader, 4 Regioni da attraversare, per un totale di 1.191 chilometri da percorrere e 29 squadre protagoniste, tra cui le migliori formazioni nazionali e ben 14 team stranieri.
Un Giro d'Italia Under 23 Enel dunque che si rafforza e cresce dopo l’ottima esperienza del 2017, quando la Corsa rosa è stata rilanciata dopo 5 anni di stop. Nato nel 1970, il Giro d’Italia Under 23 ha lanciato alcuni dei più grandi campioni degli ultimi decenni, da Moser a Battaglin, da Baronchelli a Pantani. Il valore tecnico dell’evento è anche testimoniato dal fatto che nove dei primi dieci classificati dell’edizione 2017 (a partire dal russo Pavel Sivakov, poi entrato nel Team Sky) sono diventati professionisti nella stagione in corso.
L'edizione 2018 prevede due tappe in più rispetto al 2017 e attraverserà Emilia- Romagna, Lombardia, Trentino e Veneto.
L’ultima giornata di corsa si svilupperà interamente in provincia di Treviso, proprio sulle strade che hanno fatto da sfondo all’ultima edizione de La Sfida su Bike Channel.
Nella mattinata del 16 giugno è in programma una semitappa in linea, con partenza da Conegliano e arrivo a Valdobbiadene. Poi, nel pomeriggio, toccherà alla cronometro di Ca’ del Poggio: una prova di 22 chilometri che partirà e arriverà sul Muro, unica salita certificata dalla Federazione ciclistica italiana, davanti all’ormai celebre casetta rosa che simboleggia il legame ideale tra la salita di San Pietro di Feletto e le grandi corse italiane a tappe.