Tour of the Alps 2018: grande attesa per la 2a tappa
Ieri è stata una prima giornata del Tour of the Alps dominata dall’azzurro Astana, con lo spagnolo Pello Bilbao che si è preso il traguardo di Folgaria andando all’attacco a 3 km dall’arrivo sfruttando anche il vantaggio numerico della formazione kazaka nel finale di corsa. Per il secondo anno di fila, la Astana ha centrato il successo nella prima frazione della corsa del GS Alto Garda: l’anno scorso a imporsi fu l’indimenticato Michele Scarponi, a cui Bilbao ha rivolto il primo pensiero dopo la corsa.
“La mia quinta vittoria da professionista ha un sapore speciale, proprio perché arriva ad un anno dall’ultimo successo di ‘Scarpa’. Michele è sempre nei nostri cuori, per noi è una fonte di ispirazione e di motivazione, e quindi ripetere il suo exploit al debutto di questo Tour of the Alps ha un valore ancora più grande. Questa vittoria è dedicata a lui, e alla sua famiglia.”
Dietro di lui il compagno Luis Leon Sanchez, arrivato a 6 secondi insieme al promettente Ivan Sosa (Androni-Sidermec), che ha indossato la maglia di miglior giovane. Pochi secondi più tardi, l’arrivo di tutti i grandi favoriti: Thibaut Pinot (4°), Chris Froome (5°), Domenico Pozzovivo (6°), George Bennett (7°) sono sfilati sul traguardo a 10 secondi, quattro in meno di Fabio Aru (10°) e Miguel Angel Lopez (14°).
Bilbao ha saputo leggere il momento giusto: “Dopo lo scollinamento [della salita di Serrada, dove Giulio Ciccone della Bardiani-CSF transitava con qualche secondo di vantaggio NdR] c’è stato un momento d’incertezza nel gruppo davanti, e noi della Astana eravamo in superiorità numerica. Dovevamo giocare bene le nostre carte: ho provato ad accelerare e non mi sono più guardato indietro.”
La classifica è destinata a cambiare parecchio al termine della tappa di oggi da Lavarone ad Alpe di Pampeago - Fiemme (145,5 km). Sarà il grande e atteso arrivo in salita di questo Tour of the Alps, su una salita più volte protagonista del Giro d’Italia, memore – fra gli altri – dei grandi duelli fra Pantani e Tonkov. Domani, l’ascesa finale di 7,7 km al 9,8% metterà alla prova chi al prossimo Giro d’Italia guarda con ambizioni importanti: finora, Froome, Aru, Pinot e Lopez hanno dimostrato di esserci, ma oggi il test si farà ancora più severo.
Il gruppo dovrà affrontare anche l’altra temibile ascesa del passo Redebus, per un totale nella giornata di 2900 metri di dislivello. Pello Bilbao (Astana), vincitore ieri, cercherà di difendere la propria maglia di leader della generale, sostenuto da una squadra compatta e in gran forma. Alla partenza proprio l'Astana sarà premiata con il Team-Up Award - Souvenir Michele Scarponi (il premio giornaliero dedicato alla squadra che meglio esprime un impegno corale), per il grande lavoro di squadra durante la prima tappa. Si prevede battaglia fra tutti i protagonisti annunciati della corsa, racchiusi in un margine di pochissimi secondi.
L’onore di tagliare per primo il prestigioso traguardo dell'Alpe di Pampeago sarà sicuramente riservato ad un atleta con grandi doti di scalatore. Inoltre, in cima all’Alpe di Pampeago, inizierà a delinearsi anche la classifica generale, mettendo in evidenza i principali pretendenti alla vittoria finale del Tour of the Alps.
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Credits: Pentaphoto