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Redazione

Viaggio ad Aprica

Aprica, luogo aperto e soleggiato, come dice il suo nome, è una ridente località di montagna della Valtellina, situata sulle pendici delle Orobie, a 1172 m. Celebre stazione turistica estiva e invernale con oltre 50 km di piste di sci alpino è l’ideale per un piacevole soggiorno in piena attività. Sport e natura sono un binomio perfetto da coniugare in questi luoghi: 200 km di sentieri che raggiungono i 2000 m di quota, percorribili anche in mtb. Paesaggi favolosi, attrezzature sportive, clima e temperature ottimali per una vacanza all’insegna del relax e del divertimento.

Fra i molteplici percorsi che partono da Aprica proponiamo un anello di circa 70 km che porta al Passo del Mortirolo e nel centro di Tirano, fra splendidi paesaggi e salite storiche.
Uscendo dal centro di Aprica e lasciando la statale SS39, basta seguire le indicazioni per Trivigno, svoltando lievemente a sinistra, per imboccare la prima salita. Le graziose case del paese lasciano spazio al bosco ed immersi in questo luogo incantato si raggiunge dopo soli 6km Pian di Gembro (1371 m), una Riserva Naturale Parziale Botanica situata nel comune di Villa di Tirano, tra Aprica e la località Trivigno, un ambiente raro e ricco di spunti naturalistici a pochi passi dal centro abitato.

Qui proseguendo lungo la strada asfaltata si incrocia la chiesetta di San Fortunato.  Dalla “terrazza” di fronte alla chiesa si ha un vasto panorama dal quale si può vedere tutta la valle. Proseguendo per il sentiero si raggiunge il cuore della riserva dove uno specchio d’acqua riflette il grigio massiccio dell’Adamello.

Ripercorrendo il sentiero dell’andata, si giunge ad un parcheggio da dove parte, sulla sinistra, la strada asfaltata che ci porta al Passo Santa Cristina (1434 m).

Arrivati al passo dopo una breve discesa, si intercetta la strada principale che prosegue in salita, ma senza grosse pendenze.
Qui si apre il panorama su Pian di Gembro e il monte Palabione con la sua omonima e famosa pista da sci. Seguendo per 8 km le indicazioni per Trivigno si arriva al bivio per Strada del Mortirolo. Poco prima di arrivare al paese si affronta un breve “strappetto” con pendenza del 20%.

Seguendo sempre l’indicazione per il Passo del Mortirolo si prosegue sulla strada, sempre in salita, che costeggia il lato destro del monte Padrio. Dopo 17 km e una una breve discesa, si arriva al rifugio Lagasol e al lago Lagazzuolo (1820 m), situato a poche pedalate del passo della Guspessa (1824 m). Resta un’ultima salita verso l’Alpe Troena (1932 m) per arrivare al suo culmine a quota 2000 m.

Da qui parte un tratto di strada in leggera discesa che costeggia la montagna a destra di circa 9 km, e, sulla sinistra si apre un vasto panorama sulla valle. Giunti al bivio con Monno (BS), bisogna svoltare a sinistra verso il Passo del Mortirolo (1852 m), poche pedalate e la cima è raggiunta. Il passo è stato scenario di grandi imprese del ciclismo ed è una delle mete più ambite dai ciclisti di tutto il mondo.

Dopo la foto di rito, inizia la lunga discesa di 12 km verso Mazzo di Valtellina. I tornanti si susseguono l’uno dopo l’altro e su una delle curve più impegnative del Mortirolo, l’undicesimo tornante, si erge una lama di acciaio in pendenza, fissata a mensola ad un muro.
Su quel piedistallo si stacca la figura di Marco Pantani nel più classico dei suoi atteggiamenti ciclistici: lo scatto sui pedali, le mani sotto e lo sguardo rivolto ai rivali ormai lontani.

Dopo il rispettoso saluto al Monumento del Pirata, prosegue la discesa di circa 12,4 km verso Mazzo di Valtellina.

Raggiunto il paese occorre seguire le indicazioni per l’accesso al Sentiero Valtellina, possibile tramite i numerosi punti di collegamento o più facilmente recandosi presso uno dei ponti che attraversano il fiume Adda. ll Sentiero Valtellina è un itinerario ciclopedonale che si sviluppa lungo il fiume Adda tra Colico e Bormio, per una distanza complessiva di 135 km. Lungo il percorso sono presenti molte aree di sosta attrezzate. La ferrovia corre parallela a buona parte del tracciato. Si può quindi arrivare e ripartire in treno anche portando con sé la propria bicicletta. 

Pedalando in direzione Tirano per 12 km si giunge nel centro del paese, ad un passo dal confine svizzero, punto di partenza e arrivo del Trenino Rosso del Bernina e patrimonio UNESCO dal 2008.
Seguendo le indicazioni per la SS39 e percorrendo tutta la strada per circa 15 km si ritorna ad Aprica.

La giornata non potrà che concludersi all’insegna dell’offerta enogastronomica, che certo non manca in queste zone dove è possibile gustare i più rinomati sapori del territorio valtellinese, terra di eccellenze agroalimentari e tradizioni culinarie tramandate nel tempo: pizzoccheri, sciatt, slinzega, Polenta Taragna e ottimi vini locali da abbinare ai tipici formaggi, come il Casera o il Bitto.