E' morto Squinzi: addio al Patron della Mapei
Nato a Cisano Bergamasco nel 1943, Giorgio Squinzi è deceduto nel tardo pomeriggio del 2 ottobre all'ospedale San Raffaele dove era ricoverato da un paio di settimane a causa del peggioramento del male che lo aveva colpito da tempo.
Lascia la moglie Adriana Spazzoli e i figli Marco e Veronica, da tempo già impegnati nella Mapei.
Uomo di grande integrità morale è stato il Presidente di Confindustria tra il 2012 e il 2016, ma soprattutto amministratore unico della Mapei, azienda chimica fondata dal padre negli anni '30 diventata leader mondiale nella produzione di adesivi, sigillanti e prodotti chimici per l'edilizia.
Per noi è stato anche il patron della Mapei che ha vinto tutto nel ciclismo - fu la squadra numero uno al mondo dal 1994 al 2002-
e il proprietario del Sassuolo, un altro dei suoi "miracoli".
La famiglia, l'azienda, il ciclismo anche come cicloamatore, il Milan e il Sassuolo, l'arte contemporanea e la musica lirica
hanno allargato la sua esistenza di uomo colto, intraprendente di alto profilo etico.
Il Comune di Sassuolo proclamerà una giornata di lutto cittadino in concomitanza con il funerale di Giorgio Squinzi.
Lo ha annunciato lo stesso Comune. "Sassuolo perde un amico, un sostenitore, un grande uomo prima ancora che un grande imprenditore".
"In qualche modo Giorgio Squinzi è stato un sognatore capace di realizzare tanti dei suoi sogni. Una storia esemplare.
Mancherà all'Italia seria che si rimbocca le maniche tutti i giorni e mancherà, tanto, al mondo dello sport."
Lascia la moglie Adriana Spazzoli e i figli Marco e Veronica, da tempo già impegnati nella Mapei.
Uomo di grande integrità morale è stato il Presidente di Confindustria tra il 2012 e il 2016, ma soprattutto amministratore unico della Mapei, azienda chimica fondata dal padre negli anni '30 diventata leader mondiale nella produzione di adesivi, sigillanti e prodotti chimici per l'edilizia.
Per noi è stato anche il patron della Mapei che ha vinto tutto nel ciclismo - fu la squadra numero uno al mondo dal 1994 al 2002-
e il proprietario del Sassuolo, un altro dei suoi "miracoli".
La famiglia, l'azienda, il ciclismo anche come cicloamatore, il Milan e il Sassuolo, l'arte contemporanea e la musica lirica
hanno allargato la sua esistenza di uomo colto, intraprendente di alto profilo etico.
Il Comune di Sassuolo proclamerà una giornata di lutto cittadino in concomitanza con il funerale di Giorgio Squinzi.
Lo ha annunciato lo stesso Comune. "Sassuolo perde un amico, un sostenitore, un grande uomo prima ancora che un grande imprenditore".
"In qualche modo Giorgio Squinzi è stato un sognatore capace di realizzare tanti dei suoi sogni. Una storia esemplare.
Mancherà all'Italia seria che si rimbocca le maniche tutti i giorni e mancherà, tanto, al mondo dello sport."