Alla Tirreno-Adriatico 2021 i muri di Castelfidardo
Svelato il percorso della 56esima edizione della Tirreno-Adriatico. Cinque le regioni dell’Italia centrale attraversate dai corridori: Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche.
La prima tappa della Corsa dei due Mari, che quest’anno si corre dal 10 al 16 marzo, parte e si conclude a Lido di Camaiore, dopo 156 km per velocisti ma con il Monte Pitoro da scalare tre volte. Il giorno dopo da Camaiore si va a Chiusdino, per una tappa lunga (226 km) e mossa, ideale per i finisseur. Terza frazione da Monticiano a Gualdo Tadino per 189 km ondulati nella prima parte ma arrivo pianeggiante, sebbene il rettilineo finale sia in leggera salita con pendenze intorno al 4%.
L’arrivo in salita a Prati di Tivo giunge sabato 13 ecco: tappa breve ma intensa per 148 km complessivi con partenza da Terni). Tra le asperità di giornata, dopo la Forca di Arrone si attraversa la piana reatina, si sale la Sella di Corno e poi giù in discesa verso l’Aquilano. Salita al Passo Capannelle, ancora discesa (quasi 30 km) e salita finale verso la stazione sciistica con 22 tornanti per 14.5 km di pendenza media al 7% e punte fino al 12%.
Domenica la ‘Tappa dei Muri’, da Castellalto a Castelfidardo (205 km) con circuito finale di 23 km da ripetere 4 volte. Non mancano i tratti in doppia cifra con pendenze, sul primo muro, fino al 18%. Ultimo chilometro nell’abitato di Castelfidardo sempre in marcata salita. La Castelraimondo - Lido di Fermo (169 km) sarà l’ultima chiamata per i velocisti prima della crono individuale di chiusura a San Benedetto del Tronto di 11.1 km con percorso nuovo rispetto agli ultimi anni: partenza dallo Stadio delle Palme e passaggio sotto la ferrovia per portarsi sulle strade del percorso classico, ma con direzione opposta. Si scende verso Porto d’Ascoli per poi giungere in Piazza Salvo d’Acquisto e con un giro di boa risalire il lungomare verso nord. Dopo il porto Grottammare per girare attorno al vecchio stadio e dirigersi a sud per raggiungere l’arrivo.
"Abbiamo costruito un percorso sulla falsa riga di quello dello scorso anno con tappe adatte alle caratteristiche di ogni corridore", ha dichiarato Stefano Allocchio, direttore di corsa di RCS Sport. "Crediamo che questa formula sia vincente perché ci permette di mostrare al mondo, oltre ad uno spettacolo sportivo di altissimo livello, anche territori unici con scenari che cambiano e vanno dalle località di mare a quelle dell’entroterra fino a quelle di montagna".