Marino Bartoletti pedala con BIKE
Pubblichiamo l'editoriale del Volume 4 di BIKE Spring aprile-giugno 2021, in edicola da oggi, allegato a Forbes Italia volume 42.
Da questo numero Marino Bartoletti, grande giornalista e uomo di sport, assume la direzione editoriale del progetto BIKE che comprende questo magazine ma anche tutte le altre attività: tv, digitale ed eventi. Ha spiegato così i motivi della sua adesione al progetto di BFC Media.
Scusa Marino, chi te lo fa fare di metterti a pedalare insieme a noi di BFC Media sul progetto BIKE?
Me l’ha fatto fare la serietà del progetto che mi è stato proposto, me l’ha fatto fare la sua prospettiva multimediale (molto intrigante e aderente a quella che è la mia poliforme storia professionale), me l’ha fatto fare il momento che viviamo (nel quale la cultura della bici deve ‘sfondare’ senza più alibi da parte di nessuno), me l’ha fatto fare il sapore di una sfida alla quale non ci si può sottrarre né come cittadini, né come divulgatori, me l’hanno fatto fare le radici di una terra – la Romagna – in cui i bambini imparano a pedalare prima che a camminare: e non lo dimenticano mai più.
Di solito le avventure editoriali, in modo particolare di questi tempi, sono in salita. Come possiamo fare a metterle in discesa?
Semplicemente cavalcandole con entusiasmo, competenza, fantasia, grinta, eleganza e serietà. Mi è bastato sfogliare i primi numeri di BIKE per capire che la strada è quella buona: tanto più se applicata – come nel nostro caso – a una missione editoriale a 360 gradi. Il resto lo hanno fatto gli uomini che ho incontrato: un’autentica ‘nazionale’ di professionisti in grado di fornire risposte e soluzioni anche quando si sono dovuti misurare con qualche guizzo creativo che è sempre stato il propellente del mio percorso professionale, qualunque ne sia stata la destinazione (da un foglio di carta a un microfono).
L’invenzione della ruota ha rivoluzionato il mondo, i progetti di smart mobility apriranno la strada ad un altro mondo?
La stanno già aprendo: per questo sarebbe quasi colpevole non assecondarli, divulgarli e persino precederli. A me piace pensare che il nostro progetto integrato sia una specie di 'juke box', in grado non solo di dare risposte pratiche a qualsiasi domanda che riguardi la bicicletta e i suoi ‘dintorni’; ma di suonare anche da solo, anticipando le richieste stesse che potrebbero arrivare. La ruota è stata inventata per tanti motivi: ma più ci penso e più mi convinco che la sua destinazione più naturale (e sempre più attuale e moderna) sia quella di assecondare un uomo che pedala.
Tu che sei un grande conoscitore e narratore di storie di ciclismo forse puoi svelarci un mistero: fu Coppi a passare la borraccia a Bartali o viceversa?
Il grande Alfredo Martini una volta mi disse: “Non ha importanza sapere chi ha passato la borraccia a chi: ma vedere che due compagni di squadra abbiano sentito l’impulso di dividere anche un’ultima goccia per arrivare al traguardo davanti a tutti”. Così fu in quella tappa. Così sarà su queste pagine e su tutto quello che genereranno.
(Nella foto Alessandro Rossi e Marino Bartoletti, rispettivamente direttore responsabile e direttore editoriale di BIKE)