Mobilità integrata: per i top manager è una priorità
L'ammodernamento della rete infrastrutturale come priorità per il rilancio del Paese, sfruttando l'occasione rappresentata dal Recovery plan. Secondo quanto emerge dall'indagine Ey-Swg presentata in occasione dell'ultimo summit di Ey dedicato alle infrastrutture (costruzioni e intermodalità), per il 95% dei manager italiani è necessario un nuovo piano integrato capace di esprimere una visione di insieme delle priorità del Paese. Tra le priorità: infrastrutture digitali (71%) e sistemi integrati di mobilità (50%), seguiti da alta velocità ferroviaria (43%) e infrastrutture sanitarie (41%).
Secondo il sondaggio, che ha coinvolto 400 tra manager e dirigenti italiani, il Recovery Plan sarà un'occasione per il 71% degli intervistati, un'opportunità fondamentale di rilancio per il Paese, che oltretutto porterà ad uno snellimento della burocrazia secondo il 64%.
Tra le priorità del Recovery la digitalizzazione della pubblica amministrazione (53%), l’istruzione (49%), le grandi opere infrastrutturali (46%). Più attenzione alla sostenibilità, infine, sarebbe importante: il 75% è convinto che bisognerebbe progettare le infrastrutture considerando la possibilità che vengano rimosse per diminuire l’impatto ambientale.
"L’Italia si trova di fronte a un’occasione senza precedenti", commenta Massimo Antonelli, regional partner dell’area mediterranea e ceo per l’Italia di EY. "Le risorse del Recovery Plan e l’ampio consenso politico sulla necessità di trasformare il Paese fanno sì che oggi ci siano le condizioni ideali per rendere l’Italia ancora più attrattiva".
Mentre Stefania Radoccia, responsabile mercati dell’area mediterranea di EY, osserva: "Il sistema infrastrutturale italiano è storicamente caratterizzato da un’insufficienza di connessioni tra gli snodi logistici più rilevanti: porti, reti ferroviarie e aeroporti. Una carenza di collegamenti che finisce per penalizzare pesantemente la nostra economia". E auspica che il nuovo piano integrato di rinnovamento del sistema infrastrutturale sia capace di esprimere una visione di insieme delle priorità del Paese: "Per realizzarlo occorrerà un’incisiva riforma legislativa capace di incentivare la trasformazione delle nostre infrastrutture, promuovendo allo stesso tempo una sinergia virtuosa tra il settore pubblico e quello privato anche attraverso forme innovative di partenariato".