Tredici ori, quattro argenti e due bronzi ai Mondiali per gli azzurri del paraciclismo
Trionfo mondiale per la nazionale di paraciclismo. Sono 13 le medaglie d’oro, 4 quelle d’argento e 2 di bronzo, che valgono il primo posto nel medagliere ai Mondiali di Cascais, in Portogallo, per gli azzurri del paraciclismo. Che salgono complessivamente a quota 113 medaglie d’oro.
Nonostante le assenze, in primis quelle di Vittorio Podestà e Alex Zanardi, il bottino è stato di tutto riguardo. Zanardi, ha detto il ct Mario Valentini, "quest’anno ha pedalato con noi e ci ha spinti in alto". E ha aggiunto: "Sono stati giorni intensi e pieni di emozioni, ci siamo regalati tante soddisfazioni nonostante le assenze importanti che avrebbero potuto penalizzarci. Non è stato così: ci siamo anche senza Alex. Anzi, la verità è che lui corre ancora con noi".
Nel primo giorno della rassegna iridata è andata in scena la cronometro handbike. Sette ori, un argento e un bronzo il bottino: Giorgio Farroni (T3), Roberta Amadeo (H2), Simona Canipari (H1), Paolo Cecchetto (H3), Luca Mazzone (H2), Francesca Porcellato (H3) e Fabrizio Cornegliani (H1) sono i nuovi campioni del mondo. E ancora: medaglia d’argento per Ana Maria Vitelaru e bronzo per Katia Aere (entrambe H5).
Poi è toccato a Fabio Anobile, che ha vinto una bellissima medaglia d’oro (cat. C3) nella prima giornata dedicata alle prove in linea al Campionato del Mondo di Paraciclismo di Cascais.
L’ultima giornata del Mondiale ha visto l’Italia conquistare l’ennesima sfilza di medaglie, come ricorda una nota della Federciclismo: i primi tre ori sono arrivati nella mattinata, con le vittorie di Roberta Amadeo (H2), Simona Canipari (H1) e Giorgio Farroni (T3), che con quella di oggi arriva a quota 7 maglie iridate. Anche Francesca Porcellato (H3) sul podio, sul secondo gradino.
Nel pomeriggio Katia Aere e Ana Maria Vitelaru rispettivamente argento e bronzo in H. Luca Mazzone (H2) fa tripletta con la vittoria nella prova in linea, dopo quelle nella cronometro e nel Team Relay, mentre Fabrizio Cornegliani mette al collo la sua seconda medaglia a Cascais, stavolta d’argento (H1).