Immagine
Array

ronchi

Il casco Uvex che chiama i soccorsi

Il casco - non si smetterà mai di ricordarlo abbastanza - è uno strumento imprescindibile per ogni tipo di uscita in bicicletta. Che si tratti del tragitto casa-lavoro, di un giro con amici o di un'avventura a bordo di una mountain bike attraverso i boschi, il casco può sempre salvarti la vita.

I sistemi di dissipazione della forza legata agli urti, come Mips o il sistema a nido d'ape, oggi vengono adottati da quasi tutte le case costruttrici. Uvex ha deciso di andare oltre, elevando ulteriormente la qualità dei propri caschi con un sensore d'urto Tocsen che fa partire una chiamata d’emergenza e trasmette le coordinate Gps nel caso in cui il rider non sia in grado di farlo autonomamente.

I rischi connessi alla caduta, soprattutto in zone remote e quando si è soli, vengono troppo spesso sottovalutati, secondo l'azienda che, per questa ragione, per venire incontro alle esigenze dei rider che non vogliono rinunciare al gusto dell’avventura in sicurezza, ha ideato il sensore d'urto Tocsen.

Come funziona? Il sistema, composto da sensore di precisione e relativa app per smartphone (Android e iOS), rileva automaticamente la caduta e chiede al ciclista come sta. Se questi non risponde, allora effettua una chiamata di emergenza e trasmette le coordinate Gps allertando i contatti personali di emergenza. Tocsen avvisa non solo i contatti di emergenza, ma anche l'intera comunità Tocsen nelle vicinanze dell'incidente.

Il sensore di precisione ha una durata della batteria di tre mesi, può essere ricaricato tramite cavo mini usb ed è collegato allo smartphone tramite bluetooth. Il dispositivo viene applicato da Uvex ai caschi da enduro di fascia alta Quatro Integrale e Finale 2.0.