Sei giorni delle rose, tanti azzurri al via
Ormai ci siamo, il 30 giugno parte la 24esima edizione della Sei giorni delle rose e questa volta l’obiettivo sono le Olimpiadi perché numerosi atleti che prenderanno parte alla settimana di gare al Velodromo Attilio Pavesi - oro olimpico nel ciclismo a Los Angeles 1932 - correranno in Giappone tra poco meno di un mese. Si tratta dell’ultima grande sfida internazionale prima dei Giochi di Tokyo e a Fiorenzuola ci saranno diversi campioni e campionesse poi impegnati nelle gare a cinque cerchi.
Alla chiusura delle iscrizioni, la lista è formata da 96 uomini e 78 donne, per un totale di 174 atleti, in rappresentanza di 20 diverse nazioni, provenienti da Europa, Africa, Nord e Sud America. Numeri già di per sé elevatissimi, che sarebbero stati ancor più alti senza le restrizioni dovute al Covid che hanno costretto alcune squadre nazionali a rinunciare alla trasferta italiana. A rendere ancora più originale la Sei giorni delle rose appunto il fatto della perfetta parità di genere nel programma gare: uomini e donne parteciperanno alle stesse prove, per numero e tipologia, classe 1 Uci le quali assegneranno ranking nelle varie specialità.
La cassa di risonanza della 6 Giorni delle Rose sarà ancora più forte perché, per molti ciclisti, è una delle ultime occasioni per affinare la preparazione in vista delle Olimpiadi. L’organizzazione non è stata semplice, le normative anti Covid impongono al massimo mille spettatori dentro alla pista fiorenzuolana e per questa volta il giro degli sponsor è stato piuttosto limitato, la pandemia si è fatta sentire e non si riusciti ad andare oltre ai soliti nazionali e locali. Il programma prevede: scratch, eliminazione, corsa a punti, omnium e americana. Gli azzurri convocati dal ct Marco Villa al via sono: Liam Bertazzo, Davide Boscaro, Simone Consonni, Matteo Donegà, Filippo Ganna, Carloalberto Giordani, Francesco Lamon, Jonathan Milan, Stefano Moro, Mattia Pinazzi, Davide Plebani, Michele Scartezzini, Elia Viviani.
L’elenco degli iscritti è ricco di campioni: dall’oro di Rio 2016 (nell’omnium) Elia Viviani al pluricampione del mondo Benjamin Thomas, francese come Morgan Kneisky e Donovan Grondin. Tornano a Fiorenzuola dopo tanti anni gli esperti austriaci Andreas Muller e Andreas Graf, non mancheranno neanche stavolta i fratelli greci Christos e Zafeiris Volikakis, poi una nutrita pattuglia tedesca con i vari Teutenberg, Gross, Malcharek e Reinhardt. La rappresentativa più numerosa è quella azzurra, ovviamente, della quale fanno parte (oltre a Viviani) corridori del calibro di Consonni, Bertazzo, Lamon, Donegà, Moro, Plebani, Scartezzini e molti altri. Da tenere d’occhio anche la Polonia, nella quale spiccano Pszczcolarski, Sajnok, Banaszek e Prokopyszyn, la Svizzera, con Schir e Marguet, e l’Ucraina, con gli inossidabili Gladysh e Hryniv. Ci sarà anche la nazionale israeliana, già a Fiorenzuola nello scorso mese di ottobre per gli Europei Junior e Under 23.
Molto alto il livello anche in campo femminile, con le azzurre Letizia Paternoster, Silvia Zanardi (oro agli Europei Under 23 nella corsa a punti lo scorso ottobre, proprio a Fiorenzuola), Maria Giulia Confalonieri, Elisa Balsamo, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini, Chiara Consonni, Martina Alzini e molte altre. Se la vedranno soprattutto con la nazionale tedesca, quella polacca, quella svizzera, quella francese, quella danese e quella ceca, ma ci saranno anche atlete dal Sud Africa e dal Brasile.
(Foto: Cantalupi Ph)