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Redazione

Tokyo 2020, dalla crono nessuna medaglia

Con il successo dello sloveno Primoz Roglic (55':07”), davanti all'olandese Tom Dumoulin (+1':01”) e all'australiano Rohan Dennis (1':03”), si è chiusa la prova a cronometro olimpica che ha visto l'azzurro Filippo Ganna al 5° posto a un solo secondo dal podio. Undicesimo tempo per l'altro azzurro, Alberto Bettiol, giunto a 2':34”.

"Filippo ha fatto l'impossibile oggi", commenta il commissario tecnico Davide Cassani. Il ct e i suoi collaboratori hanno costantemente tenuto informato l'azzurro: "Lui sapeva tutto e a 5 km dall'arrivo si stava ancora giocando la medaglia. Dobbiamo solo dirgli bravo". Un finale ad altissima intensità emotiva: "L'abbiamo vissuta come si vive una finale olimpica, una grande emozione in cui cercavamo di fornire tutte le info a Pippo, ma ripeto: è stato bravissimo e sicuramente è pronto per fare bene in pista".

"Più di così non potevo fare contro gente che vince corse a tappe. Ho comunque disputato una grande prova giocando le mie carte" ha dichiarato Ganna. Certo, c'è un po' di rammarico, ma è andata bene anche così. Ora penso alla pista. Riuscivo a guadagnare in certi tratti ed esprimevo i miei valori, ma sono gli altri che vanno più forte in questo momento. Il mio impegno è diviso in 2 parti, strada e pista: rifarei quanto fatto si qui allo stesso modo".

Il distacco dalla medaglia è stato contenutissimo: "Il percorso presentava 800 metri di dislivello, non pochi. Magari riuscirò a fare meglio a Parigi in una corsa adatta alle mie a caratteristiche. Tre anni passano veloci. Non sono uno scalatore, Roglic è andato fortissimo e tutti noi siamo arrivati concentrati in pochi secondi. Pensavamo che il tempo teorico di percorrenza fosse di 3 minuti più alto". Adesso ad attendere lui e gli altri azzurri l'impegno in pista: "Abbiamo rotto il ghiaccio, iniziando le Olimpiadi. Ora cerchiamo di ottenere il meglio in pista".

"Sono contento della mia crono, una gara in cui ho dato tutto e questo è positivo. Sabato invece non l'ho letta allo stesso modo", ha commentato Alberto Bettiol. "Su queste distanze posso dire la mia e lavorerò ulteriormente nella specialità".

Elisa Longo Borghinini invece ha chiuso con il 10° tempo nella gara vinta da Annemiek Van Vleuten in 30'13". Medaglia d'argento per Marlen Reusser (Svizzera), a 56", e bronzo per Anna Van der Breggen a 1'01". "Oggi è andata così così, racconta l'azzurra, resta il bilancio positivo del bronzo e ora posso dire anche che due medaglie olimpiche in due edizioni differenti sono una grande cosa".

"Abbiamo iniziato la giornata con il 10° posto di Longo Borghini, onorevole, così come l'11° di Bettiol, racconta il il Presidente Fci Cordiano Dagnoni. "Sapevamo che questa non era la prova per Pippo, la medaglia è sfuggita per poco ed ora sarà ancora più determinato per le altre specialità. Posso fare una considerazione, ossia che solitamente le crono hanno altre caratteristiche tecniche, questa era una gara anomala, non proprio da prova secca per un titolo, piuttosto una frazione da grande giro".

(Foto Bettini, Courtesy Federciclismo)