Pista, a Tokyo quartetti da record
Cominciate questa mattina in Italia (pomeriggio in Giappone), le gare della pista a Tokyo 2020. Primo titolo alla Cina (velocità a squadre femminile), mentre nelle qualifiche dell'inseguimento a squadre gli azzurri si sono distinti, sia la selezione maschile sia quella femminile. L'Italia infatti avanza in entrambe le prove a suon di record.
Le prime a scendere in pista sono le azzurre di Dino Salvoldi, come riporta una nota della Federciclismo: Rachele Barbieri, Letizia Paternoster, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini. Il trenino italiano rispetta la tabella pensata da Salvoldi e ferma il cronometro in 4'11"666, nuovo record italiano e, al termine della sessione di qualifiche, quarto tempo generale. Un piazzamento che nella giornata domani, nel primo turno, lo vedrà correre contro la Germania (ora prevista 8:51), autrice del miglior tempo assoluto, 4'07"307 nuovo record del mondo.
"Le ragazze sono state brave, hanno girato nei tempi che pensavamo", ha commentato Dino Salvoldi al termine. "Forse potremo migliorare ancora qualcosa, ma per ora ve bene così. Questo è un gruppo giovane. Non era facile, perché siamo al debutto e la componente psicologica era importante. Sicuramente la Germania è diventata la favorita per il torneo. Adesso si riparte da zero. E' una nuova sfida. Siamo contenti ma consapevoli che tutto può ancora succedere."
Un'ora dopo sono scesi sul tondino dell'Izu Velodrome gli uomini: Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna hanno frantumato il record italiano e coperto la distanza in 3'45"895, realizzando (anche se solo per pochi minuti) il nuovo limite olimpico. Ci ha pensato la Danimarca, favorita per quanto riguarda la vittoria finale, ad abbassarlo subito, portandolo a 3'45"014.
Per i ragazzi di Marco Villa la soddisfazione di aver fatto registrare il secondo tempo finale. Nel primo turno di domani se la vedranno con la Nuova Zelanda (alle ore 9:36), che oggi ha chiuso in 3'46"079. In palio, per la vincente, la finale per l'oro contro la vincente tra Danimarca e Gran Bretagna (3'47"507). Il titolo sarà assegnato nella giornata di mercoledì.
"Non è stato facile con solo cinque giorni di preparazione su questa pista", ha dichiarato Villa. "Sono stati giorni di attesa e per certi versi anche di paura. Il fatto di partire per quarti è stato come correre al buio. Abbiamo seguito la nostra tabella, disturbata solo parzialmente dal salto del nostro corridore negli ultimi metri. Abbiamo visto, però, che i problemi ci sono stati per tutti. Ci attendevamo record del mondo frantumati, invece ci rendiamo conto che siamo tutti racchiusi in un fazzoletto. La Nuova Zelanda è alla nostra portata. Siamo sereni. Adesso massaggi e un riposo che ci permetterà domani di essere pronti per il primo turno".
Il programma delle gare su pista e tutti gli azzurri in corsa per la medaglia
Nella foto il quartetto maschile (Foto Bettini, Courtesy Federciclismo)