Voi Technology ha messo la freccia
Articolo pubblicato su BIKE Volume 6 edizione Autumn ottobre-dicembre 2021
La sicurezza è una priorità per Voi Technology, che per questo motivo ha portato in Italia il suo Voiager 4, primo monopattino con le frecce direzionali. Una caratteristica distintiva dell’azienda svedese che già può fare affidamento su di una flotta di 2250 monopattini distribuiti tra Roma, Milano e Torino, ma che è già pronta a espandersi in altre città, sempre con l’obiettivo dichiarato di contribuire ad elevare il livello di sicurezza per tutti gli utenti della strada. Lo ha raccontato a BIKE Magdalena Krenek, general manager di Voi Technology, convinta che la soluzione al problema della sicurezza per chi utilizza il monopattino passi anche dall’educazione stradale così come dalla realizzazione di piste ciclabili protette dal traffico auto. Laureata in Economia, Krenek parla tre lingue, tedesco, italiano e inglese, nel 2015 approda a Foodora, per poi passare a Techstars e Tier, fino a inizio 2020 quando viene chiamata da Voi.
Siete arrivati in Italia in piena pandemia. Azzardo o rischio calcolato?
È vero, abbiamo lanciato il servizio a Milano a fine agosto 2020 e a Roma a ottobre dello stesso anno. Quindi il Covid era già in corso e sapevamo che l’emergenza non sarebbe finita presto. Diciamo che l’abbiamo presa con filosofia… ma è stato un investimento previsto, maggiore di quello che avrebbe dovuto essere, certo, eppure devo dire che lo abbiamo fatto con cognizione di causa.
Adesso come vanno le cose?
Molto bene, registriamo numeri in continuo miglioramento, migliori anche di quelli di alcuni nostri competitor, e non dimentichiamoci che siamo entrati nel mercato per ultimi. La nostra filosofia poi è completamente diversa: promuoviamo infatti l’utilizzo del mezzo per il maggior numero di volte possibile, offrendo una flotta efficiente e che pertanto sia in condizione di dare un servizio reale al cittadino.
Quali programmi per il futuro?
Vogliamo espandere il servizio nelle città in cui siamo già presenti, come a Milano e Roma, ma abbiamo intenzione di espanderci anche altrove, a partire dal lancio dei nostri servizi a Reggio Emilia per poi guardare a Modena e Palermo.
Quanto è importante la sicurezza?
La sicurezza è un bene importante da tutelare. Per questo abbiamo sviluppato il modello V4 che ha sia le frecce sul manubrio sia quelle posteriori. Lo abbiamo lanciato a Roma a marzo e subito dopo a Milano. È il primo monopattino in assoluto con questa tecnologia, speriamo che grazie a questo modello possa ridursi il numero di incidenti.
Cos’altro si può fare per la sicurezza?
L’80% degli incidenti è causato da mezzi pesanti. A mio avviso la risposta più efficiente sarebbe quella di creare piste ciclabili protette, in sede propria e non all’interno della carreggiata. Abbiamo, inoltre, creato una scuola online di guida sicura, già completata da mezzo milione di utenti. Un investimento cui si affianca quello per i corsi di sicurezza nelle città dove operiamo.
Come cambierà la mobilità?
Per provare a vedere il futuro, bisogna osservare la generazione di adolescenti che oggi vive il presente. La generazione Z non ha più come obiettivo quello di acquistare un’auto di proprietà, ha esigenze diverse. Il veicolo serve a rispondere a un bisogno di mobilità in un determinato arco di tempo. Credo che le nostre abitudini in fatto di mobilità, così come le abbiamo conosciute finora, siano destinate a cambiare.