Ucraina, la solidarietà verso i civili non si ferma: La campagna di Simmons e il gesto del pluripremiato team continental polacco
Era difficile per tutti restare fermi e impassibili di fronte alla piega che hanno preso le vicende in Ucraina negli ultimi giorni e infatti, come molti altri settori, anche il mondo del ciclismo si è attivato subito per dare un contributo tangibile a chi, nel conflitto attualmente in corso, sta pagando il prezzo più alto: i civili.
Con l’evolversi della battaglia, tantissimi civili, soprattutto donne e bambini, hanno deciso, più o meno costretti dalle devastazioni prodotte dai combattimenti, di abbandonare la propria casa e i propri possedimenti tentando la via della fuga nei paesi limitrofi, un’operazione questa non priva di rischi e resa difficile dalle condizioni (ambientali e psicologiche) con cui molti ucraini si sono messi in viaggio verso destinazioni più sicure.
Nell’ottica di fornire un supporto materiale ai civili in fuga e facilitare la loro accoglienza nei paesi del Vecchio Continente, sono tante le campagne di solidarietà promosse e partire dal mondo dello sport. Fra queste, spiccano anche le iniziative ideate da un corridore e una squadra appartenenti a un settore, quello delle due ruote, che già in passato in altri contesti ha dato prova di grande sensibilità.
Il riferimento, in particolare, va a Quinn Simmons (ventunenne statunitense in forza alla Trek-Segafredo, maglia verde alla Tirreno-Adriatico appena conclusa) e alla Hre Mazowsze Serce Polski Team, squadra polacca appartenente alla categoria Continental tra le più vincenti nel 2021. Il primo, scosso dal caso del suo direttore sportivo Yaroslav Popovych (nativo di Drohobych, in Ucraina), ha attivato una raccolta fondi per ottenere i soldi necessari a comprare prodotti medici, cibo, coperte, vestiti e prodotti per l’igiene personale da distribuire a tutti gli ucraini impegnati a scappare dal proprio paese.
Attivata sulla piattaforma Gofundme, la campagna ha ricevuto adesioni e raggiunto l’obiettivo minimo posto da Simmons di 10mila dollari, una cifra che, comunque in aumento, contribuirà nel suo piccolo a regalare un aiuto concreto a un popolo seriamente prostrato dalla guerra.
Al ciclista americano si è poi accodata virtualmente la Hre Mazowsze Serce Polski Team, formazione composta interamente da atleti polacchi che, con grande reattività, ha deciso di rinviare il proprio debutto stagionale per mettere i propri veicoli (bus e ammiraglie) a disposizione dei rifugiati ucraini al confine con la Polonia, oltre che accogliere ciclisti ucraini impossibilitati a tornare a casa. Persone che hanno potuto contare su un importante aiuto logistico nei difficili spostamenti verso i centri d’accoglienza e per proseguire gli allenamenti. Gesti che, come quello di Simmons, sono stati certamente apprezzato e testimonia come l’ambiente del ciclismo, di fronte ai drammi della vita, abbia il cuore per fermarsi un attimo, riflettere ed esprimere al meglio la propria vicinanza ai più bisognosi.
Non possiamo non ricordare, infine, la Federazione ciclistica italiana che, con il sostegno della Regione Abruzzo, ha accolto le Nazionali di ciclismo Ucraine.
Hre Mazowsze Serce Polski Team accoglie un gruppo di ciclisti ucraini al rientro da un training camp in Turchia dove si erano recati prima dello scoppio del conflitto (Courtesy: Hre Mazowsze Serce Polski Cycling Team)