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m.rigamonti

Una Maratona dles Dolomites Enel che spunta discreta tra i fiori

Pura e primordiale vuole essere l'edizione numero 35 della Maratona dles Dolomites - Enel. Presentata a Milano nello showroom di Technogym a due passi dal Duomo la più ambita delle granfondo avrà, infatti, come tema che la caratterizza i Ciüf, che in ladino sono i fiori, o meglio la flora che colora i prati verdi all'ombra delle Dolomiti.

Con fare quasi discreto eppur sempre deciso nel tratteggiare la forte identità dell'evento, a guidare la conferenza stampa, con un girasole infilato nel taschino della giacca, il suo presidente Michil Costa (qui la sua intervista a Bike Channel) e il direttore di Sportweek nonché vicedirettore della Gazzetta dello Sport Pier Bergonzi. Alla presenza del direttore Italia del Gruppo Enel Nicola Lanzetta, insieme al sindaco di Milano Beppe Sala e al vicepresidente di Technogym Pierluigi Alessandri a fare gli onori di casa, si sono susseguiti poi sul palco alcuni tra i tanti, storici, partner della Maratona dles Dolomites, a partire proprio dal title sponsor Enel.

Tra le macchine per l'allenamento indoor sono spuntati così in anteprima maglia (Castelli) e gilet (Carvico) verdi e sostenibili che vestiranno gli ottomila fortunati che parteciperanno all'evento in programma il 3 luglio sugli iconici passi delle Dolomiti. I partecipanti, per metà italiani e metà stranieri, sono scesi da nove a ottomila: una scelta che gli organizzatori hanno motivato con l'intento di garantire un servizio ancora più efficiente. Non scendono invece le richieste per partecipare che quest'anno sono state più di 27mila.

Tre, come da tradizione, sono i percorsi: Maratona con 138 chilometri e 4.230 metri di dislivello, Medio con 106 chilometri e 3.130 metri di dislivello e il Sellaronda con 55 chilometri e 1.780 metri di dislivello.
A ideare il logo della Maratona il team del designer Manuel Bottazzo, che lo fa da circa vent'anni e che questa volta si è lasciato ispirare dai trattati di botanica, da vecchie illustrazioni e caratteri tipografici da antichi libri d'arte, mettendo per un attimo da parte la tecnologia.

Verdi e sostenibili saranno anche le medaglie (di fieno pressato), il pacco gara (in cotone sostenibile realizzato da Enervit insieme a una cooperativa dello Sri Lanka certificata dalla World fair trade organitazion), il gilet (gilet che Carvico ha tessuto in filo di nylon 100% rigenerato da materiali di scarto come le reti dei pescatori), i meccanici in e-bike (i cosiddetti 'green angels' dell'officina gestita da Enel con il supporto di Shimano) e persino il piatto della Maratona, che è a base di orzo, cirmolo e tarassaco, ingredienti che, a differenza dei ciclisti impegnati sulle salite dolomitiche, saranno, loro sì, gli unici soggetti a chilometro zero.

(Foto: Courtesy Alta Badia)