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e.salvi

Come sarà la 'grande partenza' del Giro 2023 dalla Costa dei Trabocchi

L’Abruzzo e la Costa dei Trabocchi saranno i protagonisti della 'grande partenza' del Giro d’Italia 2023. Per la seconda volta nella storia, la corsa rosa partirà da questa regione. L’unico precedente è datato 2001, quando nel prologo di 7,6 km da Montesilvano a Pescara, vinse il belga Rik Verbrugghe con la media record di 58,874 km/h. Ed è Pescara, 22 anni dopo, ad alzare il sipario con la presentazione delle squadre prima del via ufficiale, sabato 6 maggio.

Il primo colpo di pedale sarà nel pieno centro della Costa dei Trabocchi, a Fossacesia, teatro di una partenza di tappa in quel 2001. La prima tappa, contro il tempo per 18,4 km, non sarà banale per i big: chi vorrà conquistare la prima maglia rosa dovrà sfrecciare tra trabocchi, chiese e castelli.

Alla partenza da Fossacesia Marina, dominata dall’abbazia di San Giovanni in Venere del XIII secolo, dopo 400 metri si entra nella peculiarità di questa prova. La Via Verde della Costa dei Trabocchi, ricavata dalla vecchia ferrovia adriatica e trasformata in una ciclopedonale a pochi metri dal mare, sarà il palcoscenico per chi vuole guadagnare secondi.

Andando verso nord si attraversa il cuore della costa: in 17 km si passerà davanti a 15 trabocchi, le caratteristiche macchine da pesca costruite nel XII secolo su palafitte in legno, paragonate a “ragni colossali” da Gabriele D’Annunzio. Proprio dal promontorio dannunziano si passa prima di San Vito Marina, sede del primo rilevamento cronometrico, e il Porto di Ortona, dove si esce dalla ciclovia per gli ultimi 1500 metri in leggera salita per l’arrivo sotto il Castello Aragonese.

La seconda tappa attraverserà tre dei quattro capoluoghi e quasi tutta la costa abruzzese: spazio ai velocisti. Si partirà da Teramo per una prima parte mossa, con gli strappi di Colonnella e Controguerra dove nel 2020 Peter Sagan vinse la sua prima tappa al Giro. Dopo aver attraversato Chieti e Pescara, si costeggia tutta la Costa dei Trabocchi verso sud per arrivare dopo 204 km, a San Salvo, dove (a meno di ventagli) ci sarà la prima volata del Giro.

L’indomani la corsa scatterà da Vasto, lasciando l’Abruzzo per poi tornare nella settima frazione con le montagne dell’aquilano. Si arriverà da sud con la prima salita a Roccaraso, famosa per la sua offerta sciistica. Poi il passaggio a Calascio, con sullo sfondo il Castello tra i più belli d’Italia. L’arrivo, in pieno Parco Nazionale del Gran Sasso, vedrà l’ascesa a Campo Imperatore da Santo Stefano di Sessanio. 26 km di salita fino ai 2135 metri dell’arrivo: un’ascesa che metterà alla prova tutti i big, dove in passato vinse Marco Pantani nella neve (1999) e Simon Yates (2018).

Tra cronometro e salite, tra trabocchi e castelli, una parte del Giro 2023 si deciderà in Abruzzo. Negli ultimi due anni - nel 2021 Bernal a Campo Felice, quest’anno Hindley sul Blockhaus – chi ha vinto la tappa di montagna abruzzese alla fine ha alzato il Trofeo Senza Fine: un motivo in più per partire forte dal primo metro.