Davide Rebellin: "La mia vittoria più bella? La Liegi nel 2004, che sognavo fin da bambino"
Nella 44esima puntata di Scatto e Controscatto, Francesca Cazzaniga, giornalista BIKE, e Pier Augusto Stagi, direttore di Tuttobiciweb, hanno fatto il resoconto dei Mondiali su pista di Parigi, che si sono conclusi domenica al velodromo di San Quentin en Yvelines (pista che ospiterà anche i Giochi Olimpici 2024) con l'Italia al secondo posto del medagliere - sette le medaglie totali - alle spalle dell'Olanda.
Domenica scorsa poi, sulle strade venete si è conclusa la stagione su strada con la Veneto Classic, ultima corsa del calendario italiano, che è stata anche l'ultima di Davide Rebellin, dopo 30 anni di professionismo e che è stato ospite della puntata: "Sono tante le emozioni vissute e i ricordi ma soprattutto voglio ricordare i momenti più belli, dal mio passaggio al professionismo nel 1992 dopo le Olimpiadi di Barcellona dove al mio fianco avevo Marco Pantani e altri campioni che hanno scritto la storia di questo sport", ha raccontato Rebellin. "Voglio ricordare le prime vittorie, come quella al Giro d'Italia nel 1996, e poi l'essere riuscito a indossare la maglia rosa per sei giorni. Poi le Classiche vinte, soprattutto la 'Settimana Santa'. E' stato qualcosa di incredibile riuscire a vincere l'Amstel Gold Race, la Liegi-Bastogne-Liegi e la Freccia Vallone, nel 2004. Poi ci sono state tante altre soddisfazioni nelle corse di un giorno o nelle brevi corse a tappe come la vittoria alla Tirreno-Adriatico nel 2001 o la Parigi-Nizza nel 2008. Il ricordo più bello di tutti? La vittoria alla Liegi, era la gara che sognavo fin da bambino". Rivedi qui la puntata: