Ivan Quaranta a Scatto e Controscatto: "Sono nato in pista e amo la pista"
Pista, fiore all'occhiello del ciclismo azzurro. L'ultimo appuntamento del 2022 di Scatto e Controscatto, prima della consueta pausa invernale, è dedicato al settore pista, un movimento che, a livello italiano, è sempre più in crescita e sta portando tante soddisfazioni nelle diverse discipline.
Ospite della 48esima puntata del programma è Ivan Quaranta, tecnico della Federciclismo che collabora con il c.t Marco Villa e che grazie ad un egregio lavoro sta rilanciando dopo anni in sordina il settore veloce. "Sono nato in pista e amo la pista" afferma Quaranta, campione del mondo juniores nel 1992 "Dopo 30 anni sono cambiate tante cose ma sono felice di essermi rimesso in gioco. Ho studiato molto prima di tornare al lavoro e mi sono documentato. Dopo aver smesso di correre, ho fatto il direttore sportivo alla Colpack e ammetto che tornare in pista con un cronometro non è stato facile".
Ivan Quaranta parla poi dell'inevitabile evoluzione avvenuta nel ciclismo su pista rispetto agli anni in cui lui stesso gareggiava. "Oggi il settore veloce è cambiato molto rispetto a quando correvo io" ammette "I ragazzi sono un gruppo di giovani e punto molto agli Europei Under ma spero anche in una qualificazione olimpica per Parigi 2024, sarebbe bello poter partecipare. Possiamo crederci".
L'ultimo commento riguarda la stella più luminosa del movimento azzurro: Filippo Ganna. "Secondo me Pippo fa bene a continuare sia con la strada che con la pista" è il commento di Quaranta "Il suo potenziale lo conosciamo tutti, certo se vinci la Roubaix entri nella storia, ma anche con il Record dell'Ora. Secondo me dovrebbe cercare di farsi dare più spazio all'interno della sua squadra perché spesso è dovuto stare al servizio dei capitani. Filippo è felice così, ha già realizzato tanti sogni e obiettivi ma continuo a vederlo felice e sereno".