Canarie oltre il Teide. Alla scoperta dell'arcipelago con TravelsBeer
La stagione ciclistica è ormai finita e amatori e professionisti hanno già rispolverato i rulli. Allenarsi tra le quattro pareti casalinghe è per molti l’opzione principale per mantenersi in forma in vista delle prime uscite primaverili, ma non è sicuramente l’unica. Come gli sciatori vanno a cercare ghiacciai e nevi perenni nella stagione estiva, allo stesso modo i ciclisti ricercano temperature miti nella stagione invernale. Una delle destinazioni più amate in tal senso è sicuramente l’arcipelago delle Canarie. A gennaio, infatti, questo arcipelago spagnolo è spesso preso d’assalto da professionisti e amatori. Approfondiamo dunque questa passione ciclistica verso le Canarie, andando ad analizzare le diverse isole.
TENERIFE E IL TEIDE
Quando si parla di Canarie spesso si pensa immediatamente al Teide. Molti appassionati si ricordano che Tenerife era uno dei luoghi di allenamento prediletti di Vincenzo Nibali. Effettivamente, è facile capire il motivo di questa scelta. Il Teide, innanzitutto, è la montagna più alta della Spagna: con i suoi 3716 metri offre uno spettacolo maestoso. In vetta al vulcano Teide si arriva solo a piedi o con una funicolare. In bici, comunque, si può arrivare fino a quota 2.356 metri: partendo da zero, è facile capire come sia un allenamento di un certo valore.
Il Teide è raggiungibile da vari versanti. I più famosi sono quelli di San Cristobal de La Laguna, Arona/Vilaflor, Los Gigantes e La Orotava. Sono tutti molto simili tra loro: le pendenze sono quasi sempre costanti (e con una pendenza media sempre attorno al 5-6%) e la lunghezza della salita supera i 40 chilometri. La parte più bella del Teide è sicuramente la vetta: il paesaggio montano lascia spazio ad una landa desolata vulcanica, che ricorda il Pianeta Marte. Difficile non rimanere a bocca aperta.
Il Teide non è però l’unica salita di Tenerife degna di nota. Gli amanti delle due ruote possono, infatti, trovare pendenze arcigne nel nord dell’isola. A Masca, infatti, vi sono quattro chilometri con pendenze sempre in doppia cifra. Il paesaggio, anche in questo caso, è superlativo.
GRAN CANARIA
Chi va a Gran Canaria a gennaio e febbraio farà fatica a non trovare una squadra di professionisti ad allenarsi. Infatti, anche la seconda isola più importante delle Canarie ha una propria vetta degna di nota: il Pico de Las Nieves. Situato ad una quota di 1949 metri, anche in questo caso vi sono varie vie di accesso per raggiungere la vetta. Le più famose hanno nomi piuttosto evocativi come la Pesadilla (l’incubo) e la Valle de Las Lagrimas, la cui traduzione è facilmente intuibile. Le pendenze, infatti, sono veramente ostiche. In particolare, la Valle de Las Lagrimas vanta 3 chilometri al 15%: è un vero e proprio muro, e gli abitanti dell'isola scommettono che la Vuelta passerà presto a rendere onore alla salita.
Come Tenerife non è solo il Teide, Gran Canaria non è solo il Pico de Las Nieves. Il paesaggio di Gran Canaria è contraddistinto da tanti canyon, chiamati barrancos. Per arrivarci, bisogna superare ancora una volta pendenze abbondantemente in doppia cifra. Meritano una citazione il Barranquillo de San Andres e il Barranco de Guayadeque. Infine, la parte ovest dell’isola è un vero e proprio gioiello: da Agaete fino a Mogan la strada è uno spettacolo meraviglioso, con viste mozzafiato sull’oceano e…sul Teide della vicina Tenerife!
LE ALTRE ISOLE
Chi pensa che per pedalare le Canarie siano solo Tenerife e Gran Canaria si sbaglia di grosso. Lanzarote, ad esempio, è un vero e proprio paradiso per gli amanti del triathlon. Quest’isola vulcanica, infatti, è pressoché piatta (la sua "vetta" principale supera di poco i 500 metri) ed è piccola: da nord a sud la lunghezza è di settanta chilometri. Lanzarote è un vero e proprio gioiello per i vacanzieri, e anche per i ciclisti: pedalare attraverso il parco di Timanfaya è indimenticabile.
Fuerteventura, invece, offre una parte interna dell’isola bellissima. Poche persone si addentrano fino a Betancuria: chi ci arriva, troverà una parte dell’isola ancora incontaminata e che ricorda i vecchi film western. Attenzione al vento, che può essere fastidioso sia a Lanzarote sia a Fuerteventura. Hierro e La Gomera sono le isole più piccole delle Canarie, ma non per questo meno caratteristiche. Anzi, è possibile fare un percorso circolare di circa 80 chilometri che permette di visitarle agevolmente ma non senza impegno visto che il dislivello complessivo supera i 2.000 metri.
Infine, La Palma è la cosiddetta Isola Verde. Come Lanzarote, anche La Palma è contraddistinta da una grande attività vulcanica. Il giro intero dell’isola misura 150 km, ed è ricco di salite. Non è facile scegliere la parte più bella dell’isola, ma forse quella di Barlovento è la più intrigante, in quanto il mix di verde e viste oceaniche è veramente spettacolare e racchiude la bellezza di questo arcipelago meraviglioso.
L'articolo che avete letto è a firma di Andrea Alessandrini, pedalatore e curatore del blog di bici ed itinerari TravelsBeer.