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m.boglia

Allenarsi d'inverno? Non c'è solo la bici

Articolo tratto da BIKE Volume 10, edizione Autumn ottobre-dicembre 2022

Inoltrandosi nelle stagioni autunnale e invernale a parola d’ordine per l’appassionato deve essere differenziare le attività, con intelligenza e creatività. Se un tempo infatti con l’arrivo del freddo era pressoché inevitabile riporre la bicicletta in garage, oggi grazie allo sviluppo delle migliori innovazioni e tecnologie dal punto di vista dell’abbigliamento e delle dotazioni sportive è sempre più facile allenarsi anche alle temperature più basse (oppure indoor). Ciò non toglie, tuttavia, che rispettare l’orologio biologico in queste stagioni sia comunque importante, sia per il fisico sia per la mente. Senza scordare poi che prendersi un periodo di pausa può servire a ricaricare le batterie in vista della nuova stagione.

Chi proprio non riesce a staccare, nemmeno per due o tre settimane, è quantomeno opportuno che diminuisca drasticamente i carichi di lavoro, fino a pedalare solamente, come talvolta si usa dire, “per portare in giro la bici”. Nulla più. Importante sarebbe piuttosto considerare come vera e propria seduta di allenamento gli esercizi a corpo libero, all’aperto o in palestra, che troppo spesso vengono tralasciati durante la stagione. Esercizi in cui si rafforzano, in particolare, la parete addominale, i muscoli lombari e la parte alta della schiena, che sono fondamentali per il ciclista.

Non di rado capita infatti che, dopo uno sforzo prolungato e specialmente in salita, se non si è preparati, la parte bassa della schiena possa dolere. Ed è qui che spesso si inizia immancabilmente a dare la colpa alla bicicletta, con il conseguente avvio di quello che io chiamo il “festival della brugola”, alzando e abbassando la sella, avanzando e arretrando il manubrio… quando in realtà la causa ell’indolenzimaneto può, molto più probabilmente, essere rintracciata nel fatto che certi muscoli conivolti nella pedalata non sono semplicemente pronti a sostenere determinati sforzi.

Sfruttare il periodo invernale per impostare un allenamento in parallelo alla pratica del ciclismo può dare notevoli vantaggi. Chiaramente bisogna farsi seguire da un esperto, evitando il fai-da-te e i videotutorial. L’esempio che qui abbiamo fatto è semplicemente volto a rendere l’idea di fondo dell’intero ragionamento esposto. Del resto, come ci sono stati importanti sviluppi sulle biciclette, sull’alimentazione e sull’abbigliamento, anche la preparazione si è evoluta. E non è un caso se, una volta, si diceva che le corse si vincono in inverno. È vero (ancora oggi) per chi corre, ma lo è altrettanto per l’amatore che cerca di migliorare i propri obbiettivi o riuscire in un’impresa personale.

Sono molteplici le attività alternative alla bicicletta che si possono praticare con profitto anche in nverno, dal nuoto allo sci di fondo, passando per la corsa o delle belle passeggiate all’aria aperta. Non è una novità. Come detto, trovare uno stimolo diverso per l’allenamento – perché di allenamento sempre si tratta – può risultare fondamentale per trascorrere il periodo di pausa nella maniera più produttiva possibile. Così come la bicicletta non è composta solo dalle ruote, ma ci sono i copertoncini, la catena, il cambio, lo sterzo e il telaio, allo stesso modo il ciclista non pedala “solo” con le gambe. E per prevenire contratture e altri piccoli ma sempre fastidiosi infortuni è bene allenare tutto il corpo, ovviamente senza eccedere.

* Già atleta professionista, Massimo Boglia è divulgatore delle due ruote e lavora per Scout Bike a Lainate (Mi)

(Foto: Shutterstock)