Trackting ambasciatrice del made in Italy al CES di Las Vegas
IoT al servizio della micromobilità. È questo il binomio che Trackting dal 5 all’8 gennaio porterà sotto i riflettori del più importante palcoscenico mondiale per il settore della tecnologia: il CES (Consumer Electronic Show) di Las Vegas. La startup, specializzata in sistemi GPS e IoT per le due ruote, è stata selezionata insieme ad altre 50 realtà italiane per rappresentare l’ecosistema dell’innovazione made in Italy all’interno dei 700 mq dedicati a ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane). É qui che Trackting presenterà la sua gamma Trackting BIKE, fra cui l’anteprima assoluta del modello T9, il nuovo antifurto GPS smart appena brevettato e dedicato a tutto il mondo mountain-bike.
Nata nel 2018 dal suo fondatore Claudio Carnevali e dall’attuale CTO dell’azienda Gabriele Allegria, entrambi pionieri nell’hardware IoT open source in Italia, Tracking si è posizionata come brand di riferimento per dispositivi connessi e servizi GPS destinati alle due ruote grazie al successo ottenuto con il lancio di Smart Alarm, il primo antifurto intelligente per moto. Oggi si apre anche al comparto bici, per rispondere ai nuovi scenari della micromobilità contemporanea e la gamma Trackting BIKE sarà disponibile dalla prossima primavera.
Il sistema, composto da tracker GPS e App, permette di far comunicare la bici con il suo proprietario che, con un semplice gesto sullo smartphone, può attivare la protezione antifurto ogni volta che scende e si allontana dal mezzo. Se da quel momento la bici viene spostata, il dispositivo avvisa l’utente del tentato furto con tre azioni: chiamata telefonica, notifica in App e tracciamento in tempo reale della bici (e del ladro) sulla mappa. L’App offre anche alcune altre funzionalità come quelle per comporre automaticamente il numero delle Forze dell'Ordine sul cellulare e per condividere la posizione della bici rubata così da facilitarne il recupero.
A Las Vegas, Trackting presenterà il nuovissimo T9, pensato appositamente per bici sportive dotate di forcella ammortizzata, dove il device va nascosto grazie a un sistema di aggancio brevettato. Questo è il secondo antifurto smart in ordine di tempo dopo il il recente T7, lanciato lo scorso novembre come dispositivo da applicare sui fori del portaborraccia. Il nuovo dispositivo T9 ha un design cilindrico (L 155 x diam. 22 mm) ed è dotato di un sistema brevettato per applicarlo all’interno della forcella anteriore ammortizzata. É sufficiente inserirlo nel telaio e ruotare la ghiera con l’aiuto della sua speciale chiave anti-manomissione per farlo aderire in modo sicuro e permanente all’interno del telaio. Per ricaricare la batteria, basta attaccare il cavo alla porta con connettore magnetico senza dover mai rimuovere il device.
Sia il T7 che il T9 sono dotati al loro interno di un modulo GPS/GNSS con antenna attiva ad alta sensibilità (tolleranza massima di appena 5 metri) e una eSIM multioperatore che funziona in tutta Europa (49 Paesi). Ma il cuore tecnologico è il firmware, frutto del prezioso background di Trackting, e di un’architettura Cloud sviluppata come da sempre su Microsoft Azure, per garantire la massima stabilità, sicurezza e protezione della privacy.