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p.pisaneschi

Riparte la stagione su strada: in Australia e Argentina si corre già

Non hanno certo il richiamo delle grandi classiche primaverili, e neppure quello dei Grandi Giri, ma le corse d'inizio stagione hanno tutti i crismi per essere considerate tali. Hanno un gusto, per così dire, esotico. Si svolgono al caldo, lontano dall'Europa culla del ciclismo mondiale fin dalla notte dei tempi e per questo vengono poco considerate dai più. Sono corse che però danno un primo assaggio di stagione: hanno un percorso, un traguardo e un numero da attaccare dietro la schiena e a fine hanno pesano nel conteggio delle vittorie.

Come da tradizione, anche in questo inizio 2023 si corre principalmente in due nazioni: Australia e Argentina. Entrambi i luoghi stanno riassaporando la normalità di vedere i corridori nelle proprie strade dopo gli stop legati al coronavirus: per la prima volta dopo due anni, tornano in calendario eventi come il Santos Tour Down Under (al via il 17 gennaio) e la Vuelta a San Juan (prima tappa il 22 gennaio).

Intanto però, nel weekend appena trascorso si sono disputati i campionati nazionali australiani. Per il secondo anno consecutivo a trionfare è stato Luke Plapp, ventiduenne corridore della Ineos Grenadiers che sul traguardo di Buninyong ha anticipato di 3" Simon Clarke e Michael Matthews. Plapp ha due caratteristiche principali: è nato il giorno di Natale e viene considerato pochissimo, nonostante sia uno dei talenti più splendenti di casa Ineos. Nel 2022, oltre ai campionati nazionali, è stato sempre presente nelle prime posizioni della classifica giovani dei piccoli giri a cui ha partecipato. Il 2023 potrebbe essere l'anno della consacrazione. L'azione con cui Plappy ha vinto il suo secondo titolo nazionale è da vero finisseur: uno scatto a 1 km e mezzo dal traguardo sorprendendo gli altri due "volponi". Il ragazzo è in forma e in questo inizio stagione potrebbe vincere ancora.

Discorso diverso in Argentina dove il Giro del Sol è una corsa da veri cultori del ciclismo di inizio stagione. Giunto alla sua 21ª edizione, anche per quest'anno non vede al via neppure un europeo. Anzi, nella startlist si fatica a reperire corridori che non siano argentini. Oltre alle squadre di casa, figurano 4 nazionali: Perù, Venezuela, Uruguay e Cile. Altra cosa curiosa è che, finora, nelle prime due tappe disputate, a vincere sono stati due ultraquarantenni. La prima tappa è andata a Emiliano Ibarra, che non ha mai messo le ruote fuori dall'Argentina, la seconda invece a Leandro Carlos Messineo. Quest'ultimo, 43 anni suonati e spiccate doti da cronoman, ha corso due sole volte fuori dal Sud America. Lo ha fatto in occasione dei mondiali del 2011 in Danimarca e del 2013 in Toscana. In quest'ultimo caso, si era presentato al via di Montecatini Terme con il titolo di campione argentino a cronometro. Finì 58° a 7 minuti e 22 secondi dal campione del mondo Tony Martin.

(credits: sito https://www.ineosgrenadiers.com/)