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Redazione

Addio a Ugo De Rosa

Addio a Ugo De Rosa, l'uomo che, insieme a figure come Masi, Pinarello e Colnago, ha contribuito a costruire la scuola dei telaisti italiani nonché il mito della 'specialissima' italiana, biciclette amate e apprezzate in tutto il mondo.

Domenica 26 marzo, nella sua casa di Cusano Milanino, a pochi giorni dal settantesimo aziendale, De Rosa, 89 anni appena compiuti, è stato colto da un arresto cardiaco, dopo un lungo periodo in ospedale.
L'attività di De Rosa come costruttore iniziò nel 1953: 'Ero molto giovane - ha avuto modo di raccontare in una recente intervista - avevo circa 20 anni, quando ho venduto la mia prima bicicletta. Mi zio era meccanico di moto e, allora, i metodi di costruzione dei telai per moto e bici erano simili. Quindi ho imparato da lui, per poi proseguire da autodidatta…".

Le prime esperienze risalgono a quando Ugo va "a bottega" per imparare il mestiere dai Fratelli Volta di Dergano, lui che abita in zona Niguarda a Milano, dove torna proprio nel 1953, in via Lanfranco della Pila 1, prima sede di De Rosa per mettersi in proprio. Ci resta fino a che decide, per amore di Mariuccia, di trasferirsi a Cusano Milanino, dove l'azienda ha sede tutt'ora.

Il marchio De Rosa, ricorda in una breve bio la Federciclismo, è divenuto celebre negli anni '60 e '70 per la produzione di biciclette da corsa per le squadre professionistiche più in voga del tempo. Ma De Rosa è stata soprattutto la bicicletta di Eddy Merckx con la quale il campione belga ha colto il maggior numero di vittorie, di Francesco Moser, che ha vinto tre Roubaix di seguito, e tanti altri campioni e appassionati di bici.

Segnaliamo, tra i tanti ricordi di Ugo De Rosa, il ritratto di Pier Augusto Stagi su Tuttobiciweb e la sua intervista per la biografia della famiglia Molteni. Anche Bike Channel riserverà una programmazione speciale: oggi alle 19 la puntata dedicata a De Rosa de I Signori del ciclismo e domani sera alle 21 quella de Le Storie di BIKE.

Le più sentite condoglianze alla famiglia da parte di tutta la redazione di BIKE.

(Foto: Courtesy De Rosa)