Roma-Pescara con TravelsBeer
Un’altra avventura in giro per il mondo! Andrea Alessandrini, pedalatore e curatore del blog di bici ed itinerari TravelsBeer, ci porta stavolta in Italia, da Roma a Pescara.
Pedalare da Roma a Pescara è uno dei modi più belli per unire il Tirreno all’Adriatico. I 235 km che collegano la capitale alla città abruzzese sono infatti ricchi di fascino.
Il percorso che unisce Roma a Pescara è semplicissimo: la via Tiburtina, infatti, collega le due città. Se la planimetria è facile, non si può dire lo stesso dell’altimetria: infatti, ci sono due salite lunghe da non sottovalutare ed il dislivello supera i 2mila metri!
ROMA-PESCARA: LA PARTE LAZIALE
La via Tiburtina inizia in un modo non esattamente amichevole per le bici. Infatti, i primi 30 km che collegano Roma a Tivoli sono spesso trafficati. Inoltre, per arrivare alla bella Tivoli, famosa per le sue ville (Adriana, d’Este e Gregoriana: tutte da visitare!) bisogna affrontare una salita di tre km al 5%.
Una volta lasciata Tivoli si entra in un altro mondo. Il traffico, infatti, diminuisce fino a diventare quasi inesistente. La strada continua ad essere vallonata, soprattutto attraversando il centro abitato di Vicovaro. L’ultimo paese laziale è Arsoli, raggiunto al sessantesimo chilometro: è un borgo arroccato ed è piacevole passarci in bicicletta.
ROMA-PESCARA: LA PARTE ABRUZZESE
Il primo paese abruzzese della traversata appenninica è Carsoli. Da qui inizia una lunga salita di 15 chilometri, mai ripida: con pendenze attorno al 5% si arriva al valico Colle Civitella, a 978 metri di altitudine. Poco prima del valico sono fantastiche le viste sul piccolo paese di Pietrasecca. La discesa che porta a Tagliacozzo è ampia e piacevole: anche in questo caso vi è uno splendido punto panoramico che dà sul paese di Sante Marie.
Da Tagliacozzo inizia una lunga pianura di 30 km che porta fino ad Avezzano. Poco dopo, a Collarmele, finisce la piana del Fucino. Il passo di Forca Caruso, posizionato a 1107 metri, è spettacolare! Il traffico è praticamente inesistente e la salita è caratterizzata da ampie vallate verdi. La salita è costante, ma ancora una volta poco ripida: l’unico problema potrebbe essere il vento, che da queste parti potrebbe soffiare forte.
La discesa è molto bella e offre gli attraversamenti dei borghi di Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo. Le vallate lasciano spazio all’attraversamento delle gole di Popoli, che portano all’omonimo paese. Dopo aver passato una zona vinicola si raggiungono i 200 chilometri con lo strappo di Bolognano: un chilometro al 10% che fa male alle gambe!
La Majella è l’ultima bellezza ammirabile pedalando da Roma a Pescara: si attraversa, infatti, il paese di Scafa, che è la base per raggiungere il famoso Blockhaus. Gli ultimi trenta chilometri sono perlopiù pianeggianti: il mare è ormai vicino e Pescara è raggiunta dopo una lunga e splendida traversata!
L’articolo che avete letto è a firma di Andrea Alessandrini, pedalatore e curatore del blog di bici e itinerari TravelsBeer, così come le foto sono state scattate dall’autore stesso.