L'altro Tour di Thomas De Gendt
Se si volesse provare a definire la nuova avventura in cui a breve si cimenterà Thomas De Gendt, l’espressione “unire l’utile al dilettevole” potrebbe indubbiamente risultare una delle più appropriate.
L’esperto corridore della Lotto Dstny, infatti, ha scelto un modo tutto suo, decisamente originale, per preparare la prossima Vuelta Vuelta a España (26 agosto-17 settembre), appuntamento a cui arriverà avendo messo nelle gambe il giusto quantitativo di chilometri d’allenamento attraverso un viaggio, ovviamente in bicicletta, di 12 giorni tra la sua casa di Semmerzake, in Belgio, e Calpe, in Spagna.
Niente ritiri o preparazione in altura, dunque, per il trentaseienne di Sint-Niklaas che ha optato per una soluzione meno monastica e più appagante, sia a livello paesaggistico che come esperienza in sé, per raggiungere il top della condizione in vista della corsa a tappe iberica.
Non è la prima volta che De Gendt si lancia in avventure del genere visto che già qualche anno fa, nel 2018 e nel 2019 per la precisione, assieme all’allora compagno di squadra Tim Wellens egli aveva destato stupore e grande interesse mediatico con The Final Breakaway (un viaggio in bikepacking di oltre 1000 chilometri fatto per tornare in Belgio dall’Italia dopo la conclusione del Giro di Lombardia a Como) e la successiva avventura gravel di 700 chilometri, ad autunno inoltrato, lungo le Montanas Vacias nella 'Lapponia' spagnola.
Questa volta De Gendt invece viaggerà attraverso Francia e Andorra (dove ha in programma di scalare il Pas de La Casa) in direzione di una località, quella della Costa Blanca, ormai molto nota all’interno del mondo delle due ruote, una meta che il terzo classificato al Giro d’Italia 2012 metterò nel mirino condividendo il tragitto non con Wellens ma con i vari amatori chiamati a raccolta su Twitter che, di volta in volta, accorreranno lungo il percorso per condividere con lui un pezzo di strada e tenergli compagnia.
Con la partenza fissata per fine giugno tra il 26 e il 28 (sul giorno esatto De Gendt non si è sbilanciato), le varie tappe (la cui lunghezza verrà stabilita in corso d’opera sentendo anche il parere del preparatore Paul Van Den Bosch) dunque verranno percorse nei giorni del Tour de France, una manifestazione a cui De Gendt ha rinunciato volontariamente dopo il Delfinato e che ha già dichiarato che non guarderà.
I tifosi invece, come di consueto, la Grande Boucle non se la perderanno ma c’è da credere, proprio come avvenuto nel 2021 con l’Alt Tour di Lachlan Morton (corso anche questo in concomitanza col Tour), che per quanto possibile proveranno a star dietro anche ai progressi di De Gendt il quale, ancora una volta, ha riscosso attenzioni e dato sfoggio di estro e originalità unendo in questo nuovo itinerario le sue due anime, quella del professionista e quella del semplice amante della bici entusiasta di pedalare, come ha scritto nel suo libro, “per puro piacere”.
(Shutterstock)