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Federico Guido

Cav e il Tour tra le novità delle serie che parlano di ciclismo

Neanche il tempo di veder partire e assistere alle prime imprese della Grande Boucle 2023 che Netflix, attraverso due annunci ufficiali, ha confermato di nutrire sempre più interesse ed essere disposta a investire cifre e risorse sempre maggiori nel mondo del ciclismo professionistico.

Artefice col supporto di France Television dell’attesissima serie Tour de France: Unchained (Tour de France: sulla scia dei campioni in italiano), la piattaforma statunitense ha comunicato infatti, tramite Twitter, che alla prima stagione, incentrata sulla corsa 2022 e prodotta grazie alla joint venture tra Quad e Box To Box Films, seguirà una seconda con al centro i fatti dell’edizione di quest’anno. Non è ancora chiaro se le squadre protagoniste delle riprese per l’occasione cambieranno o meno (nella stagione inaugurale i team coinvolti sono stati otto), quel che è certo è che tra i corridori a cui verrà dedicato spazio nel secondo capitolo della serie (con uscita prevista nell’estate 2024) ci sarà Mark Cavendish.

Ancor prima del ritiro avvenuto per una caduta nel corso dell’ottava tappa, il 38enne sprinter originario dell’isola di Man era stato individuato, anche in virtù della sua ambiziosa missione originaria (battere il record di successi di Eddy Merckx), come uno dei personaggi imprescindibili nella narrazione del Tour 2023, una figura il cui palmarès e le cui vicende hanno attirato però a tal punto Netflix da mettere in cantiere e far uscire il prossimo 2 agosto anche un documentario ad hoc su di lui.

Il girato, diretto da Alex Kiehl e confezionato col supporto di Pitch Productions, s’intitolerà Mark Cavendish: Never Enough (in italiano disponibile come Mark Cavendish: in corsa contro il tempo) e approfondirà, stando a quanto annunciato da Netflix, “la fulminea ascesa, il tragico declino e l’incredibile ritorno” del velocista britannico, “edificante esempio di resilienza e fiducia in se stessi” che in questo documentario, secondo il produttore David Tryhorn, si è prestato agli occhi indiscreti delle telecamere “senza trattenersi”, con “un’autenticità e un’onestà accattivanti che permetteranno al film di intercettare non solo il pubblico sportivo”.

Se ciò avverrà, Netflix sarà riuscita nell’intento di avvicinare altre persone al mondo del pedale allargando il bacino di appassionati o, quantomeno, di pubblico interessato all'universo a pedali, esattamente il fine per cui è stato messo in lavorazione anche un prodotto come Unchained che indubbiamente ha permesso alla piattaforma di Greg Peters e Ted Sarandos di allargare la propria offerta legata al ciclismo e, nello specifico, al ciclismo professionistico.

Se infatti all’interno del catalogo di Netflix erano già presenti alcuni film e documentari inerenti alle due ruote (Icarus, Onboard the Transcontinental Race, Biking Borders, The Man Who Wanted to See It All, Tour du Faso, Le Velo de Ghislain Lambert, Kampala Cycling Couriers, Ventoux), riguardo alla sfera dei pro invece, fino a giugno, si potevano contare solamente Overcoming e la recente serie sul Team Movistar El dia menos pensado, titoli ai quali dunque, nei prossimi mesi a partire da agosto, si affiancheranno tante altre ore di immagini dei campioni del pedale che finiranno per rendere il bouquet sportivo e ciclistico di Netflix ancora più ricco e intrigante.

(Foto: Shutterstock)