Arctic Race of Norway, a Capo Nord cala il sipario su un’edizione da ricordare
È stata un’Arctic Race of Norway affascinante, fredda, incerta fino all’ultimo e decisamente a tinte azzurre quella che ieri, sul mitico plateau di Capo Nord, si è chiusa con la vittoria di tappa di Clément Champoussin (Arkea-Samsic) e il risicato trionfo in classifica generale del britannico Stephen Williams (Israel-Premier Tech). Quest’ultimo infatti, in maniera simile a quanto accaduto nell’edizione 2019, è riuscito a prevalere per solamente 1” relegando al secondo posto il bresciano Christian Scaroni il quale, come ha dichiarato in esclusiva a Bike Channel nel dopo tappa, si è detto rammaricato per la mancata affermazione ma, allo stesso tempo, di non recriminare nulla a sé stesso. Per la sua squadra, l’Astana, l’uscita in terra norvegese è stata comunque oltremodo positiva con 4 podi di tappa (una vittoria e un 3º posto con Michele Gazzoli, un 2º e un 3º proprio con Scaroni) e una corsa sempre nel vivo dell’azione.
Anche grazie a questi risultati, l’Arctic Race of Norway 2023 è stata l’edizione che, fra le dieci andate in archivio fino ad oggi, ha regalato le maggior soddisfazioni all’Italia visto che, anche grazie al trionfo di Alberto Dainese ad Alta, i corridori azzurri hanno fatto loro due frazioni su quattro raddoppiando così , in un colpo solo, il bottino di tappe complessivamente conquistate in tutte le nove edizioni precedenti.
Oltre a coloro che sono riusciti a salire sul podio (finale o di tappa), vi sono però anche altri italiani che, in un modo o nell’altro, sono riusciti comunque a mettersi in evidenza e a esser protagonisti. Fra questi uno è indubbiamente Walter Calzoni che, con la fuga esauritasi a poche centinaia di metri dal traguardo di Nordkapp, è andato davvero a un soffio dall’imporsi nella quarta tappa, un’azione questa che comunque gli è valsa il premio di combattivo di giornata. “Si, ci sono andato a un passo - ha detto -. In Italia si dice che andarci vicino conta solo a voce quindi ci riproveremo. Questa è comunque una corsa in cui ho imparato molto: il secondo giorno sono rimasto fuori gioco per i ventagli ma il giorno dopo ero già davanti. Usciamo in ogni caso con una buona condizione, speriamo di riuscire a vincere prima di fine anno. La corsa? Forse a parte il meteo che poteva essere più clemente, direi che è ottima, organizzata bene e con percorsi molto belli”.
Su questi tracciati chi ha giocato un ruolo chiave per le affermazioni dei propri compagni è stato Marco Frigo, tra gli artefici del successo finale di Williams e, con la sua Israel, anche della vittoria nella classifica a squadre. “Con un solo secondo di vantaggio nella generale la situazione non era facile da gestire ma abbiamo portato a casa la vittoria e questo ci ripaga dei sacrifici fatti questa settimana e del freddo preso. Il meteo - ha spiegato - non ci ha aiutato ma era normale, con i vestiti che abbiamo in dotazione oggigiorno poi si riesce a sopravvivere bene. Correre qui? Mi è piaciuto, è stata una bella emozione, la Norvegia e i suoi paesaggi non nascondo che mi sono sempre piaciuti e l’arrivo a Caponord era già qualcosa che prima della partenza mi emozionava”. Con questa spinta data dal contesto ambientale, il classe 2000 ha animato una corsa che si è fatta apprezzare in lungo e in largo regalando massicce dosi suspense e stupore tanto a chi era a casa quanto a chi, armandosi di giacche e scarpe impermeabili, ha avuto modo di seguirla a bordo strada.
Questi dunque i risultati delle 4 tappe e la classifica generale finale:
1ª tappa Kautokeino-Alta (171 km)
1° Alberto Dainese (ITA)
2° Noah Hobbs (UK)
3° Clément Champoussin (FRA)
2ª tappa Alta-Hammerfest (153 km)
1° Michele Gazzoli (ITA)
2° Christian Scaroni (ITA)
3° Jonathan Lastra (SPA)
3ª tappa Hammerfest-Havøysund (167km)
1° Stephen Williams (UK)
2° Clément Champoussin (FRA)
3° Christian Scaroni (ITA)
4ª tappa Kvalsund-Nordkapp (171km)
1° Clément Champoussin (FRA)
2° Odd Christian Eiking (NOR)
3° Michele Gazzoli (ITA)
Classifica generale
1° Stephen Williams (UK)
2° Christian Scaroni (ITA) a 1”
3° Kevin Vermaerke (USA) a 9”
Nella foto: Il podio della Arctic Race of Norway 2023: Stephen Williams, Christian Scaroni e Kevin Vermaerke