Stati generali della bicicletta: bike economy opportunità di sviluppo sostenibile
Misano Adriatico (RN), 14 settembre 2023 – La bikeconomy come ecosistema sinonimo di transizione ecologica, turismo consapevole, qualità della vita, salute e benessere, smart citiy, digitalizzazione e nuove tecnologie. Nonché occasione di sviluppo per creare posti di lavoro e che si pone come stimolo per le Istituzioni nell’impegnarsi alla realizzazione di infrastrutture sempre più sostenibili. Gli Stati generali della bicicletta, tappa di Be Off – Cycling Meeting Hub, organizzati da Meneghini & Associati in partnership con Taking Off, sono approdati oggi al Misano world circuit in Emilia-Romagna, una delle regioni più virtuose per lo sviluppo del cicloturismo nel nostro Paese. In primo piano la bikeconomy, il giro d’affari che ruota intorno alle due ruote, il cui indotto economico nell’Ue è stimato in 500 miliardi, che diventeranno 760 entro il 2030.
Quattro, ricorda un comunicato, le round table dedicate ai nuovi trend del mondo ciclistico, moderate da Ilaria Vesentini, giornalista de Il Sole 24 Ore e Cheo Condina, vice caposervizio de Il Sole 24 Ore Radiocor: bike economy; sport: il ciclismo come ecosistema di valori; smart city: necessità ed opportunità per una città a misura di bici; come la bici è diventata un elementi di lifestyle.
Agli Stati generali della bicicletta - che hanno anticipato l'inaugurazione dell'Italian bike festival - l tavolo dedicato alla bike economy è stato introdotto Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia Ice, da Gianluca Santilli, presidente dell’Osservatorio bike economy che ha sottolineato come l’attrattività della manifattura italiana della bicicletta, che detiene la leadership europea con 2 miliardi di fatturato nel 2022, un fatturato estero del 21% e un incremento complessivo del 10% nel 2022, stia crescendo favorita anche dalla strategia europea per la mobilità ciclistica, la quale prevede di raddoppiare il numero di chilometri ciclabili entro il 2030.
"Tra i fattori che determinano il successo della bikeconomy – ha spiegato Santilli - la sua potenzialità di porsi quale ecosistema sostenibile che genera il volano della rigenerazione urbana ed una forte spinta ad un turismo consapevole, sostenibile ed attivo: il cicloturismo nel nostro Paese può crescere fino a un punto di PIL e merita un discorso a parte, con le previsioni che parlano di un aumento esponenziale dei turisti in bici anche grazie al fatto che, entro il 2030, il 70% delle biciclette sarà a pedalata assistita". Da questo punto di vista l’Italia è favorita da un territorio ricco di borghi attorno ai quali si stanno sviluppando nuove forme di turismo esperienziale: "Ad essere attirati – ha proseguito Santilli - soprattutto i turisti stranieri: i dati sugli afflussi turistici legati alla Bikeconomy rilevano un 63% di presenze straniere, contro un 37% di italiani".
Entro il 2025 la metà delle biciclette vendute sarà e-bike, mezzo che sempre di più trova la preferenza di tanti che in città lo utilizzano nel percorso casa-lavoro. Un trend che promette un forte ulteriore sviluppo, in Italia il Pnrr prevede 400 milioni di euro tra il 2022 e il 2026 per realizzare 1.235 chilometri di piste ciclabili.
Scenario confermato da Andrea Marinoni, partner Kearney Italia: "Il mercato della bicicletta, pezzo importante della più ampia ed articolata bikeconomy, ha registrato una formidabile crescita anche per effetto della pandemia, mostrando tuttavia una frenata nei volumi di vendita in Europa e in Italia nel 2022. Grazie alla crescente incidenza dei modelli a pedalata assistita e all’arricchimento dei contenuti del prodotto, il valore del mercato europeo ha continuato a crescere attestandosi intorno a 21 miliardi nel 2022, in aumento del 7% rispetto all’anno precedente con l’Italia che pesa il 14%, mostrando ampi margini di recupero nell’adozione dell’elettrico. Dietro questi numeri è evidente una tendenza sottostante di maggiore consapevolezza al vivere sostenibile, l’evoluzione delle soluzioni tecnologiche e digitali, il ruolo degli incentivi alla domanda, il potenziamento delle infrastrutture oltre alle distorsioni nella gestione di catene di fornitura lunghe che hanno generato eccesso di scorte ancora in fase di risoluzione".
I grandi produttori stanno incrementando investimenti e collaborazioni, il segmento gravel sarà quello caratterizzato da una crescita più forte, entro il 2025 avremo un numero di ciclisti molto più alto rispetto al periodo pre-Covid. "Guardando al futuro – ha concluso Andra Marinoni - si prospetta una sostanziale stabilità nei volumi e uno sviluppo del mercato a valore: l’industria italiana di biciclette, componenti ed accessori potrà coniugare la straordinaria tradizione ed eccellenza riconosciuta nel mondo con la sfida delle trasformazioni anche radicali nei modelli di business e operativi, puntando alla competitività su scale globale in modo profittevole e sostenibile.
Al tavolo dedicato alla bike economy erano presenti anche Cristiano De Rosa, ceo De Rosa; Mariano Roman, ceo Fantic Motor; Stefano Viganò, managing director Garmin Italia; Piero Nigrelli, responsabile settore ciclo Confindustria Ancma e Manuel Marsilio, general manager Conebi.
A parlare di biciclette e sport erano presenti Emiliano Borgna, presidente Acsi ciclismo e vicepresidente Acsi, e Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione Emilia-Romagna. Alla round table Filippo Pozzato, ciclista, e Silvio Martinello, ex atleta. Mentre il convegno dedicato alle smart city introdotto da Maria Chiara Virgili, architetto e copywriter e Matteo Jarre, direttore Decisio, ha visto come relatori: Giuseppe Bortone, direttore Arpae Emilia-Romagna; Federica Cudini, country marketing communication manager di Bosch eBike Systems Italy; Valentina Benoni, capoufficio mobilità sostenibile del Comune di Trento; Alberto Grasselli, head of international strategy at premium E-bike manufacturer Riese & Riese & Müller GnbH e Luca Gibellini, Sacbo ambiente e territorio.
Il quarto convegno, dedicato al lifestyle, innovazioni e progetti di mobilità sostenibile, è stato introdotto da Davide Cassani, presidente Apt Servizi Emilia-Romagna e Lucio Gomiero, mentor & advisor Venisia accelerator, Lventure-Cdp, sostenibilità e turismo. È seguito un dialogo tra Paola Rizzitelli, wellness economy strategy consultant & vicepresidente Federspa; Claudio Masnata, marketing manager Bianchi, Silvia Clarin, marketing e communication specialist at Visitflanders e Susanna Maggioni, consigliere nazionale Fiab Italia, presidente Fiab Treviso Aps e vice-coordinatore Fiab Veneto-Epmc-Gae.
Il viaggio di Be Off non termina qui, ricorda il comunicato, e ieri ha annunciato altre otto tappe che proseguiranno il percorso itinerante e che andranno in scena nel 2024. Sport, lifestyle, bikeconomy e turismo sono il filo conduttore nel racconto del nuovo ecosistema che si è creato attorno alla bici.
L'Italian bike festival resta visitabile fino a domenica 17 settembre presso il Misano world circuit a Misano Adriatico, Rimini. Maggiori info sul sito https://italianbikefestival.net/