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Type 136 di Lotus, modello standard

m.rigamonti

La superleggera elettrica di Lotus è prodotta in Italia

Si chiama Type 136 la nuova bicicletta elettrica da strada creata da Lotus e che, come da tradizione del marchio automobilistico britannico, è disponibile in un'esclusiva prima serie a edizione limitata: 136 pezzi unici a venticinquemila euro l'uno. Mentre in primavera andrà sul mercato il modello standard.

Presentata, come l'hypercar a pedali di Aston Martin, al Rouler Live a Londra, questa esclusivissima e-bike da corsa, è stata realizzata a mano in Italia, si legge in un comunicato.

A differenza di altre case automobilistiche che occasionalmente sperimentano modelli e prototipi di bici o e-bike, la casa britannica fondata dall'ingegnere Colin Chapman nel '48 vanta una pluridecennale esperienza nel settore ciclismo, specialmente con bici da pista e da strada a cronometro, mezzi altamente performanti che hanno conquistato diversi successi.

La prima e prestigiosa vittoria di una bici Lotus risale al 1992, con l'iconica Type 108 condotta all'oro olimpico su pista a Barcellona dal campione Chris Boardman, che avrebbe poi vestito anche la maglia gialla al Tour de France. Mentre Lotus si sarebbe ripetuta alle Olimpiadi inaugurando una striscia che è giunta fino al primo posto in medagliere da parte della nazionale britannica a Tokyo 2020.

Una tradizione di performance assolute nel solco della quale vuole porsi anche la Type 136, sebbene con obiettivi distinti dal sogno del conio più ambito. Con i suoi appena 9,8 kilogrammi di peso complessivo, realizzata in carbonio e ricca di soluzioni aerodinamiche, la nuova nata di casa Lotus monta infatti un motore "dual-use" di Hps che, con i suoi 300 grammi, è il più leggero sul mercato. Ideale, più che per vincere i Giochi dove l'elettrico non può competere, per rilassanti pedalate all'aria aperta pur senza rinunciare al gusto della performance.

Curioso il dettaglio della batteria, camuffata da borraccia dell'acqua, per un sistema di pedalata assistito che, complessivamente, non pesa più di 1,2 kilogrammi.

Un'eccellenza come Type 136 di Lotus non poteva non avere un testimonial di assoluto prestigio. Si tratta dello scozzese sir Chris Hoy, sei volte oro olimpico su pista in tre edizioni dei Giochi, che ha detto: "Questa bicicletta è davvero incredibile, testimonia perfettamente gli sforzi pionieristici di Lotus così come lo status di icone che le sue biciclette hanno saputo raggiungere negli anni". E ha aggiunto: "Anch'io da ragazzo guardavo Chris Boardman spingere a Barcellona 1992 la sua Type 108 alla medaglia d'oro e poi infrangere ogni record sulla Type 110 fino a vestire la maglia gialla al Tour de France due anni dopo".

"Sono fiero di presentare Type 136 come il nuovo capitolo del nostro viaggio nelle performance più elevate", ha dichiarato Feng Qingfeng, ceo di Lotus: "Negli ultimi 75 anni, Lotus ha incessantemente spinto più in là i confini dell'innovazione, su strada e in pista. Type 136 mostra che stiamo continuando a farlo ancora oggi".

Sir Chris Hoy con l'edizione limitata della Lotus Type 136
Sir Chris Hoy con l'edizione limitata della Lotus Type 136 (Courtesy Lotus Media)