Il segreto dei successi di Sofia Goggia? Una bicicletta rossa
C'è anche una mountain bike rossa all'origine dei successi di Sofia Goggia. La fuoriclasse bergamasca dello sci alpino, infatti, che nel fine settimana ha trionfato in Coppa del Mondo a Sankt Moritz, è con questa bicicletta che ha iniziato a pedalare, dopo le prime esperienze con quella del fratello. Una passione riscoperta durante il lockdown e che l'aiuta a preparare la stagione invernale durante l'estate.
"La prima bicicletta che ho usato è stata quella di mio fratello, mentre la prima bicicletta che mi è stata comprata è stata una mountain bike rossa quando avevo nove o dieci anni", ricorda Goggia in un'intervista per i canali ufficiali di Merida, nella cui "scuderia" è entrata a far parte. "La usavo la domenica insieme a mio padre andando su e giù da Città Alta".
"Da quando hanno preso sempre più piede le e-bike ho ripreso ad andare in bici", confida la campionessa olimpica di discesa libera a Pyeongchang 2018: "Ho trovato un gruppo di amici a Bergamo che andavano tutti i sabati. Era l’anno del lockdown (estate 2020), e dopo un giro al Tonale mi sono divertita moltissimo e una settimana dopo avevo la mia prima e-bike".
"Mi è piaciuto particolarmente il contatto con la natura, con la montagna, e il fatto di fare un po’ meno fatica rispetto a una mountain bike normale", prosegue Goggia. "Ho subito capito che sarebbe potuto diventare un grande strumento di allenamento, anche grazie al fatto che presenta una pedalata che non ha mai dei momenti di sforzo massimo, soprattutto utilizzandola come lavoro alternativo per un cardio più blando".
Apprezzate anche alcune affinità con lo sci alpino: "Tutti gli sport che hanno velocità e curve sono affini, indipendentemente dal mezzo utilizzato", sottolinea Goggia. "Trovo moltissima affinità tra la bici sui sentieri – io sono amante dei flow – e le piste da sci: lettura del terreno costante, capacità di gestire l’imprevisto, affinare la percezione delle linee e delle traiettorie. Per me è molto allenante, anche per mantenere quell’aspetto di velocità e di curve che d’estate, non avendo le piste invernali, non si può mantenere".
"Il mio svago preferito, la mia giornata di sfogo e libertà, è una giornata in e-bike con gli amici dove si sta in giro tutto il giorno per i sentieri di montagna", ribadisce la discesista, che in garage ha una eOne-Sixty 10K di Merida. "Quando vado in bici, infatti, provo un senso di divertimento incredibile".
Località dove le capita di usare la bici in preparazione della stagione? "Cervinia secondo me ha uno dei ghiacciai messi meglio in Europa negli ultimi anni, e soprattutto nella prima parte di estate ci consente di lavorare in condizioni ottimali. Poi io porto sempre con me la bici, quindi almeno un pomeriggio durante il raduno me lo faccio, che sia andare solo in salita o fare un po’ di bike park".
Sul rapporto con Merida, infine: "Mi sto trovando bene, è un bel 'giocattolino' come mi piace definirlo, è una bici abbastanza versatile, molto agile e bella per fare enduro".
Nella foto Sofia Goggia e la sua mountain bike (PH @davidemorellophotography, Courtesy Ldl Cometa)