Bini regala un ciclismo senza confini
L’ultimo arrivo del Grand Depart italiano del Tour de France ha riscritto la storia del ciclismo mondiale. Al termine della tappa più lunga di questa edizione (230,8 chilometri) ha trionfato Biniam Girmay, primo corridore africano di colore a conquistare una vittoria al Tour.
“Bini”, come viene chiamato affettuosamente, è nato ad Asmara, una terra che di solito regala allo sport campioni di mezzofondo nell’atletica. Bini, invece, ha allargato i confini del ciclismo sul traguardo di Torino. Aveva già vinto una tappa al Giro d’Italia del 2022, poche settimane dopo aver trionfato alla Gand-Wevelgem.
“Bini, vidi, vici”, lo ha omaggiato il sito ufficiale del Tour con il gioco di parole più immediato sul nome di Girmay. Le parole di Bini confermano la solennità del momento: “È arrivato finalmente il nostro momento e quello dell’intera Africa, perché questa vittoria è anche per tutto il mio Paese. Voglio ringraziare la mia famiglia, mia moglie e tutti gli africani, dobbiamo essere orgogliosi, ora siamo protagonisti delle gare più importanti al mondo, questo è il nostro momento, la nostra ora”.
Un successo che è l’apripista ideale al primo Mondiale di ciclismo in Africa, in programma nel 2025 in Ruanda. La volata verso Kigali è partita da Torino.
(Foto Credit: A.S.O./Charly Lopez)