La Maratona accende la Lüm
Il solito spettacolo di appassionati ha caratterizzato la 37a edizione della Maratona dles Dolomites: 8.050 partecipanti alla partenza all’alba da La Villa, di cui 7.422 uomini e 1.028 donne.
Sul traguardo di Corvara i vincitori sono stati Giuseppe Orlando e la slovena Laura Simenc. Hanno dovuto lottare anche contro il maltempo: la pioggia ha reso ancora più duro lo sforzo dei cicloamatori sulle salite dei passi dolomitici affrontati: Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau, Falzarego e Valparola. Tra di loro, tanti ex campioni delle due ruote come Miguel Indurain, Paolo Bettini, Gianni Bugno, Sonny Colbrelli e, per la prima volta, Fabio Aru. Numerosi anche gli sportivi di altre discipline, molti provenienti dalla neve, sia dallo sci alpino che dal fondo: Federica Sanfilippo, Federico Pellegrino, Mattia Casse, Manfred Moelgg e Cristian Zorzi. Poi l’alpinista Hervé Barmasse, l’ex centravanti della Juventus Fabrizio Ravanelli e il fuoriclasse degli anelli Jury Chechi.
“Le guerre in atto, i cambiamenti climatici, l'ipertecnologica stanno creando mutazioni che ancora però non ci portano a ragionare come dovremmo. Ecco, di fronte a tali mutazioni, dovremmo mutare d'animo, come sanno fare i grandi poeti”, ha detto l’ideatore della Maratona, Michil Costa, che ha dato il via alla giornata, come da tradizione, sulla sua bici d'epoca alle 6.30 in punto, ponendo l’accento sul tema di questa edizione: la Mutatio. La prossima Maratona dles Dolomites, in programma il 6 luglio 2025, avrà come tema Lüm, la luce. "In questi tempi bui, in cui tenebre che sembravano sopite riemergono prepotenti e cattive, il bisogno di Lüm è più che mai impellente. E allora che sia Lüm fra gli uomini e le donne e i ciclisti di buona volontà”, spiega Costa.
(Nella foto in alto di Freddy Planinschek: Miguel Indurain, Paolo Bettini, Fabio Aru e Sonny Colbrelli; i credits delle altre due foto sono di Manuel Glira e Alex Faedda)