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l.serra

L'arte alla partenza del Giro

Hanno unito la loro opera artistica alla partenza del Giro d’Italia 2024 da Torino. Sono i quattro componenti di Truly Design. Hanno iniziato a dipingere alla fine anni ‘90 nel capoluogo piemontese, quando era difficile trovare spazio e quindi era necessario adattavarsi andando a dipingere di notte sui muri. Nel 2003 si sono uniti per cercare spazi pubblici legali dover poter esporre e espandere la loro arte. Grazie ai loro studi, sono riusciti a trovare la strada collaborando con diversi brand, tra i quali Nike e Adidas, ed esponendo a livello internazionale. Fino alla collaborazione con Torino per il Giro. Ecco la loro storia raccontata da Emanuele Ronco, cofondatore di Truly Design insieme a Emiliano Fava 

Come è nato il progetto in occasione del Giro d’Italia?

“Quest’anno per il Giro abbiamo collaborato facendo una grafica per il motovelodromo 'Fausto Coppi' di Torino. La città ha deciso di celebrare l’evento con sei illustrazioni che raffigurassero i punti più rappresentativi della città. In questa illustrazione siamo riusciti a realizzare degli scorci delle colline e dei posti del cuore”.

Cosa vi collega al ciclismo?

“Siamo tutti molto appassionati, ci collega il fatto avere una passione in comune che ci aiuta. Noi cerchiamo sempre il miglioramento, sono oltre 20 anni che siamo sulla piazza e avere il fuoco acceso ci dà la carica per cercare sempre nuove avventure, siamo passati dal fare solo murales a fare molti progetti di ampio respiro e collaborare con diversi brand”.

Come è nato il progetto con Dynafit e Q36.5?

“Il progetto nasce per Dynafit che ci ha commissionato il lavoro. Abbiamo realizzato questo pattern che aveva come aspirazione il leopardo, ci siamo concentrati all’inizio su sci d’alpinismo e occhiali. Poi Dynafit stringe con Q36.5 e ci ritroviamo a curare la parte di disegno di un body e un paio di occhiali da sole. La creatività e il fatto di poter lavorare con due brand in un colpo solo ci hanno aiutatati”.

Il progetto è andato secondo i piani?

“Il mondo del tessile ha dei parametri molto diversi. Inoltre disporre solo di due colori è stata una bella sfida”.