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Redazione

Altra medaglia in pista a Parigi

La pista olimpica del ciclismo a Parigi regala un’altra medaglia all’Italia. Ancora una volta arriva dalla Madison. A un giorno dallo splendido oro di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini è il momennto dell’argento di Elia Viviani e Simone Consonni, fratello di Chiara.  Per l'Italia torna una medaglia in questa specialità a 24 anni di distanza dal bronzo di Silvio Martinello e dell'attuale ct Marco Villa ai Giochi di Sydney.

È stata una gara appassionante al velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines. Consonni e Viviani sono stati a lungo in testa, facendo sognare un altro oro ai tifosi italiani. Ma sono stati superati negli ultimi giri dal Portogallo anche a causa della caduta di Consonni, provocata da un cambio non perfetto con il compagno Viviani (i ciclisti in questa specialità si alternano lanciandosi a vicenda con una stretta di mano). Consonni è stato bravissimo a rialzarsi subito salvando la medaglia d’argento e tenendo alle spalle la Danimarca, bronzo.

Per Viviani è stata una bella rivincita dopo un Omnium corso senza squilli. Il modo migliore per chiudere la sua ultima Olimpiade: “Volevo l’oro. Ci siamo trovati avanti e abbiamo mantenuto il vantaggio fino a quando abbiamo potuto. Ci tenevo a lasciare un segno nella mia ultima Olimpiade. In tre edizioni dei Giochi ho sempre portato a casa una medaglia e questa, in fondo, mi mancava”.

Per Consonni è la seconda medaglia a Parigi dopo il bronzo con il quartetto nell’inseguimento a squadre, che gli aveva regalato l'oro a Tokyo nel 2021. Ed è un’infinita gioia in famiglia dopo l’oro della sorella Chiara del giorno prima: “Non sono d’oro le mie medaglie, ma sono due, contro una di Chiara. Sono contento di quello che ha fatto lei ieri. Ci ha dato la determinazione per provarci. Nelle ultime tornate, complice anche la caduta, è stata dura. Sentivo dolori da tutte le parti, ma non potevo mollare a 20 giri dalla fine con un vantaggio da difendere".

(Photo credits: SprintCyclingAgency)