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Redazione

L'Italia di Parigi supera Tokyo

È contento Pierpaolo Addesi, Ct della squadra azzurra di paraciclismo alle Olimpiadi di Parigi: “Sono molto soddisfatto. Speravamo in una medaglia per chiudere in bellezza”, dice dopo l’argento del team relay alle spalle della Francia e davanti agli Stati Uniti. Grande prestazione di Luca Mazzone, Federico Mestroni e Mirko Testa.

“Questa è una vittoria di squadra – continua Addesi – e per squadra intendo tutti, non solo chi corre, ma anche chi contribuisce con il proprio lavoro a rendere possibile questi risultati, dallo staff alle società. Ringrazio Federazione e Comitato Paralimpico per il supporto. Il nostro lavoro non si esaurisce qui. Se avremo la possibilità di continuare sono certo che a Los Angeles riusciremo a portare a casa un bottino di medaglie ancora maggiore”. Con questo argento diventano sette le medaglie conquistate sulla strada dalla squadra di paraciclismo: un oro, due argenti e quattro bronzi. Stesso numero di Tokyo. Ma nella capitale francese è arrivata anche una gioia dalla pista con bronzo della coppia Bernard/Plebani. Un successo che in Giappone tre anni fa era mancato.

Felicissimo Mazzone che conquista medaglie a ogni gara, la terza a Parigi, l'11a in assoluto considerando le edizioni passate dei Giochi: “Continuo a raccogliere medaglie ad ogni prova. Un argento che mi rende veramente orgoglioso. Quando si corre non solo per se stessi ma anche per i compagni e amici le cose sono più facili”.

Anche grazie al ciclismo, l’Italia a Parigi ha conquistato due medaglie in più rispetto a Tokyo: 71 a 69. Lo sottolinea Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico Italiano: “Era una spedizione straordinaria già prima di partire perché eravamo la delegazione più numerosa di sempre. E lo è stata anche come risultati. Come target di riferimento avevamo Tokyo, e siamo andati oltre non soltanto per quanto riguarda le medaglie, ma anche nella classifica del medagliere, che è la rappresentazione di quello che conta, di come si stanno muovendo i vari comitati paralimpici".

(Photo credits: Federazione ciclistica italiana)