Ballan: “Come è cresciuto l’Ibf”
Anche se la settima edizione dell’Italian Bike Festival si è aperta con qualche ora di ritardo a causa dell’incessante pioggia che ha accompagnato la manifestazione fino al tardo pomeriggio, la prima giornata è stata molto vivace e piena di incontri. E’ singolare, da musicista e assoluto neofita, apprezzare quanto vasto e trasversale questo mondo stia diventando.
La manifestazione trasuda entusiasmo, le persone sono sorridenti, positive e divertite, nonostante il freddo inaspettato e le condizioni certamente non favorevoli. Approfitto delle prime ore in cui il pubblico non fluisce ancora tra i numerosi stand per incontrare alcune figure importanti del panorama ciclistico nazionale e internazionale, curiosando qua e là e tendendo l’orecchio per scoprire come funzionano le cose in questo ambito, apparentemente lontano dal mio ma con molte più similitudini di quanto si possa immaginare. Scambio qualche chiacchiera con l’avvocato Federico Balconi, volto piuttosto noto per gli addetti ai lavori che, dopo avermi raccontato della sua lodevole iniziativa, l’associazione “Zero Sbatti In Bici”, che si prepone di assistere il ciclista e di divulgare informazioni sulla sicurezza, mi racconta con mia somma sorpresa di essersi diplomato al conservatorio in pianoforte all’età di quindici anni.
Non mancano ovviamente alcuni incontri interessanti con i professionisti veri e propri, quali Alessandro Ballan e Omar Di Felice, pedalatori certamente con attitudini diverse ma con medesimi trasporto e dedizione. Mi lancio, lasciando da parte la mia timidezza per una volta, e scopro persone accoglienti e comprensive. Chiarisco che sono un musicista, giusto per preparare il terreno ad eventuali brutte figure. Allo stand di BMC, che organizza assieme al consorzio del Morellino Di Scansano l’interessante iniziativa toscana “InGravel”, Alessandro Ballan si dice entusiasta della manifestazione. “E’ bello vedere come sia cresciuta”, dichiarerà poi dal palco centrale del circuito di Misano, “eravamo partiti piccolini e invece ora ci sono aziende da tutto il mondo”. Gli chiedo cosa consiglierebbe ad un neofita 43enne come me e la risposta è di “fare attenzione a non farsi prendere troppo la mano”.
Ero curioso di sapere da Omar Di Felice, che incontro nello stand di Shimano, se la musica fosse stata inclusa durante la sua traversata in Antartide (un viaggio ai limiti dell’umano che all’epoca seguivo con stupore). Mi dice che prima di addormentarsi ascoltava i Sigur Ros e i notturni di Chopin e io penso che per questa piccola fetta di emozioni non siamo poi così lontani.
Medesimo pensiero riservo per Riccardo Magrini, altro grandissimo appassionato di musica. Proprio questo, infatti, è il LA per iniziare la nostra conversazione. Mentre lui mi mostra orgoglioso il video di una sua originale e più che buona interpretazione di Adriano Celentano, ribadisce quanto sia importante usare cautela mentre si pedala.
Mi accorgo che è sempre più ricorrente il tema della sicurezza, vista probabilmente l’impennata di utenti registrata negli ultimi anni.
La giornata si conclude con i nostri attesi Bike Awards, durante i quali vengono premiati, da Francesca Cazzaniga e Linda Carlucci, project manager di Bike, le realtà più interessanti dell’anno. Menzione speciale a Guerciotti, che da appassionato ciclista conosco per la loro ormai consolidata celebrità.