Tre Valli Varesine, Garzelli critico
Era una delle edizioni della Tre Valli Varesine più attesa degli ultimi anni. È diventata la prima sospesa e annullata per maltempo nella storia della corsa nata nel 1919.
Tutti gli appassionati aspettavano il duello tra il campione del mondo e il campione olimpico: Tadej Pogacar e Remco Evenepoel. Lo sloveno, reduce dal successo al Giro dell'Emilia alla prima uscita con la maglia iridata, avrebbe potuto diventare il primo campione mondiale in carica a vincere la Tre Valli Varesine da Francesco Moser nel 1978. Tutto saltato a causa della pioggia incessante che si è abbattuta sulla Lombardia da questa mattina. Un nubifragio fortissimo e costante per ore che ha obbligato gli organizzatori prima ad accorciare il percorso, poi a sospendere la corsa dopo 58 chilometri dalla partenza da Busto Arsizio. Le strade si stavano allagando in alcuni punti. Questa circostanza, su impulso dei corridori, ha convinto a fermare la gara perché era a rischio l'incolumità degli atleti, soprattutto in discesa.
Sono riuscite, invece, a concludere la loro fatica le cicliste, partite prima degli uomini. Questo ha permesso di correre su strade non ancora a rischio allagamento, anche se la pioggia era comunque battente. Sotto il diluvio ha vinto la francese Cedrine Kerbaol con 13” di vantaggio su Silvia Persico. Terza la tedesca Liane Lippert.
Stefano Garzelli, varesino e vincitore due volte di questa corsa (2005 e 2006) critica i maschi ed elogia le ragazze: “Ho corso tanti anni, difficilmente vado contro i corridori, ma penso che oggi le tempistiche della decisione siano state sbagliate. C’era tutto il tempo di decidere con più calma. La decisione è stata troppo affrettata e, a mio avviso, sbagliata. Succede sempre in Italia. Alla Parigi-Roubaix non dicono mai niente. Nel momento in cui gli uomini si sono fermati non pioveva e a distanza di un'ora e mezza continuava non piovere. Le ragazze sono partite alle nove sotto una pioggia battente. Pioveva molto più fote. Complimenti alle ragazze. Hanno dimostato carattere, coraggio e voglia di correre. Quello che non hanno avuto oggi i corridori. Avevano di fatto già deciso cosa fare prima della partenza”.
(In alto la vincitrice Cedrine Kerbaol, photo credits Ossola)