
Giro del Delfinato, bis di Pogacar in salita: battuto ancora Vingegaard
Altro assolo di Tadej Pogacar nella settima e penultima tappa del Giro del Delfinato. La tappa regina di questa 77° edizione, la Grand-Aigueblanche - Valmeinier 1800 di 131,6 km, ha visto il talento sloveno bissare il dominio in salita di ieri a Combloux per la terza vittoria in 7 tappe. Distacchi meno ampi ma comunque significativi: se Jonas Vingegaard è a poco più di 10”, Remco Evenepoel accusa oltre due minuti e mezzo.
Bardet combattivo
È la frazione più dura del Critérium du Dauphiné, immerso nella Savoia, con 3 GPM Hors Catégorie (Col del la Madeleine, Col del la Croix de Fer e la salita finale alla stazione sciistica di Valmeiner 1800) per 65 km di salita e oltre 4800m di dislivello. Il tappone di montagna fa gola a una fuga numerosa e composta da corridori di livello: si crea un drappello di 15 fuggitivi con corridori importanti come Kuss, Buitrago, Higuita, Healy, Guillaume Martin Guyonnet (rientrato successivamente), Lutsenko, l’ex maglia gialla Romeo e Bardet.
Il gruppo dei migliori ha prima controllato con la UAE Emirates di Pogacar e quando ha preso in mano la situazione la Visma sulla Croix de Fer si è riavvicinato. Allo scollinamento (-61 km) passa per primo Buitrago ma il gruppo è lì e riprende i fuggitivi poco dopo. Tutti tranne Romain Bardet, alla ricerca dell’ultimo acuto della carriera visto che dopo il Delfinato appenderà la bici al chiodo.
Il francese affronta la discesa a tutta e guadagna sensibilmente sul gruppo, portandosi a quasi un minuto di vantaggio. Dopo un momento di stallo il plotone ricomincia l’inseguimento con Sivakov (unico compagno di squadra rimasto alla maglia gialla) e nel tratto in falsopiano che precede l’ultima salita controlla il francese: a Saint-Michel-De-Maurienne ha appena 35“ di vantaggio.
Ennesimo assolo di Pogacar
Sulle prime rampe verso Valmeinier (16,5km al 6.7%) è la Decathlon a fare l’andatura con Armirail per il giovane Seixas. Ai -13 viene ripreso Bardet (che ha conquistato il premio della combattività) e parte Sepp Kuss, ma la UAE però non si fa intimorire: Sivakov fa l’ultimo sforzo per lanciare Pogacar che con uno scatto bruciante fa nuovamente il vuoto a 12 dall’arrivo. Vingegaard prova a mettersi in scia ma invano e perde qualche metro. Lipowitz prova ad accodarsi al danese, mentre Evenepoel accusa subito un ritardo più elevato.
Vingegaard stacca il tedesco inseguendo Pogacar intorno ai 20/25” di ritardo in una sfida a distanza con entrambi che hanno dato la sensazione di controllarsi in vista del Tour. All’arrivo lo sloveno conquista la terza vittoria parziale in questo Delfinato. Vingegaard si avvicina leggermente all’ultimo km e chiude a 14“, Lipowitz (+ 1‘21“) terzo, consolida il podio nella generale, mentre Evenepoel (+2’39”) è quinto, staccato anche da Johannessen della Uno-X. Chiudono la Top10 Tulett, Mas, Buchmann, Rodriguez e Martin.
Nella generale Pogacar ha un minuto di vantaggio su Vingegaard, 2’21” su Lipowitz e 4’11” su Evenepoel alla vigilia dell’ultima tappa, da Val-d'Arc al Plateau du Mont-Cenis, 133 km con altri 3500m di dislivello, 6 GPM e l’arrivo oltre quota 2000.
(© A.S.O./Tony Esnault - criterium-du-dauphine.fr)