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Michele Scarponi

Redazione

Il Tar dà ragione a Bologna Città 30

Una splendida notizia per tutti colori che hanno a cuore la sicurezza degli utenti deboli sulle strade in Italia: pedoni e ciclisti. Il Tar dell’Emilia-Romagna ha dichiarato inammissibile per carenza di interesse il ricorso presentato da due tassisti contro il progetto “Bologna Città 30”, sostenendo la validità della misura adottata dal Comune per proteggere l'incolumità pubblica e migliorare la sicurezza delle strade. Successo di notevole portata perché, a fianco dei ricorrenti per supportare la loro tesi, si era costituito il Ministero dei Trasporti (incredibile, ma è successo davvero). Riflesso delle posizioni del ministro Matteo Salvini contrario a questo provvedimento che, dati alla mano, riduce ovviamente vittime e feriti sulle strade. 

Questa sentenza, come spiega la Fondazione Michele Scarponi, è un riconoscimento significativo dell’importanza e della piena legittimità della scelta delle Amministrazioni comunali di regolare la velocità in specifiche zone cittadine a 30 km/h, per ridurre i rischi sulle strade e garantire un ambiente urbano più sicuro per tutti. E, soprattutto, è la riprova della assoluta infondatezza di tutte quelle argomentazioni di chi si batte contro la misura, in nome di un presunto diritto a viaggiare più veloci, anche a discapito della vita umana.

“Si tratta di un passo avanti verso strade più sicure e un futuro con meno tragedie, dove la sicurezza e la vita umana sono prioritarie”

Fondazione Michele Scarponi

La Fondazione Michele Scarponi è intervenuta in giudizio insieme all’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, con l’avvocato Tommaso Rossi del Foro di Ancona, a supporto del Comune di Bologna, difendendo la legittimità di questa misura, che i giudici hanno confermato non ledere né il diritto alla mobilità né l’esercizio delle attività lavorative, né causare alcun danno economico ai privati. Il Tar ha infatti riconosciuto che la misura non limita i diritti costituzionali dei cittadini ma, al contrario, stabilisce una regola tecnica fondamentale per favorire una circolazione più ordinata e sicura, a vantaggio di tutta la comunità. “Si tratta di un passo avanti verso strade più sicure e un futuro con meno tragedie, dove la sicurezza e la vita umana sono prioritarie”, conclude la Fondazione.

(Photo credits: Shutterstock)