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Alessia Bellan

Trofeo Michele Scarponi: "Una gara così per dare un senso alla sua vita ciclistica"

Trofeo Michele ScarponiSedici anni dopo il fatale incidente, la Fondazione Scarponi dedica una gara al ciclista scomparso nel 2017 a soli 37 anni dopo essere stato investito da un furgone mentre si allenava a Filottrano. Il 1° Trofeo Michele Scarponi si terrà il prossimo 27 settembre con partenza da Castelraimondo, nel maceratese, per concludersi poi a Camerino, città che conserva un legame speciale con l’”Aquila di Filottrano”, come veniva chiamato: proprio a Camerino, infatti, Michele conquistò la vittoria nel 2009 nella tappa della Tirreno-Adriatica, tagliando per primo il traguardo davanti a Ivan Basso e Stefano Garzelli. Nato a Osimo nel 1979, scalatore, professionista dal 2002, ha fatto parte della nazionale italiana e vinto il Giro d'Italia 2011, dopo la squalifica di Alberto Contador.

Per ricordare il suo impegno, giovani promesse tra i 17 e i 18 anni si sfideranno lungo un percorso di 96 km con un dislivello di 1.776 metri. Si parte da Castelraimondo, con un circuito di cinque giri da dieci chilometri, per poi spostarsi verso Camerino per gli ultimi due giri da 15,6 chilometri, con tre altimetrie importanti da affrontare, tra cui la salita finale dell’arrivo nel pieno centro di Camerino, con una pendenza media del 12%. Sono circa 60, per adesso, i corridori iscritti, tra cui spicca il nome del campione italiano juniores di ciclismo, Vincenzo Carosi. Non solo un tributo al ciclista, ma anche un’occasione per sostenere il ciclismo giovanile e promuovere un territorio, quello dell'entroterra marchigiano, colpito dal terremoto del 2016.

L’impegno della Fondazione

Fortemente voluta dalla famiglia, la fondazione Michele Scarponi dal 2018 è impegnata sul tema della sicurezza stradale. Portavoce e promotrice di progetti che hanno come fine l’educazione al corretto comportamento stradale, a una cultura del rispetto delle regole e del prossimo, porta avanti iniziative per la tutela degli utenti più fragili soprattutto della strada ma anche nella società. In occasione del Trofeo, si è voluto dedicare due traguardi a giovani ciclisti scomparsi, Silvia Piccini, agonista uccisa a 17 anni mentre si allenava in Friuli, e Matteo Lorenzi, deceduto a 17 anni durante un allenamento. 

“Pensiamo che la storia e l’esempio di Michele debbano andare nella direzione dei giovani”, ha spiegato Marco Scarponi, segretario generale. “Ricordarlo con una gara così significa dare un senso alla vita ciclistica di mio fratello, alla sua fine e anche alla trasmissione di valori che ci impegna per il futuro". 

Partner di grandi manifestazioni internazionali, come Eroica e la Maratona des Dolomites, la Fondazione collabora con i comuni di tutta Italia, con il mondo dello sport, le scuole, le Forze dell’Ordine, gli organi statali deputati a controllare, mettere in sicurezza, educare alla sicurezza stradale. E con tutte le organizzazioni che condividono gli stessi obiettivi.

Tra le molte iniziative realizzate e in progress il Progetto SuperNova, di sostegno ai familiari delle vittime della violenza sulla strada, il Progetto Scuola, un percorso di formazione e sviluppo su mobilità attiva e sicurezza stradale, con 15 educatori che hanno incontrato oltre 60.000 studenti in più di 100 scuole di tutta Italia; la Scuola di ciclismo “Michele Scarponi”, con l’obiettivo di educare a 360° bambini e bambine, 3 istruttori tecnici federali e 60 partecipanti dai 5 ai 12 anni. Oltre all’organizzazione di eventi - più di 400 gli incontri in tutta Italia - sul tema della sicurezza e della mobilità sostenibile e promuovere azioni e iniziative a difesa di una strada senza rischi per nessuno.

(Photo credits: Shutterstock)