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Milan Giro
Federico Guido

Le 5 imprese italiane più belle del 2024

Non è stata una delle annate più soddisfacenti per il ciclismo italiano su strada a livello maschile. Il 2024 infatti si è chiuso con 46 vittorie complessive per i nostri portacolori (il secondo numero più basso degli ultimi dieci anni dopo le 38 dell’anomalo 2020) e con appena 9 successi World Tour, ovvero il secondo dato più basso dall’istituzione della prima categoria mondiale dopo gli 8 del 2022. Tuttavia, nonostante ciò, in determinate e specifiche circostanze i corridori nostrani sono riusciti comunque a mettersi in luce conquistando in alcuni casi vittorie, in altri medaglie o piazzamenti di rilievo che hanno rappresentato una boccata d’ossigeno per il movimento nonché un motivo di giubilo per i tifosi tricolori impegnati a sostenerne le gesta a casa o in strada. Tra questi, passandoli in rassegna, abbiamo selezionato quelli che per noi sono stati i più rilevanti della stagione.


1. La tripletta di Jonathan Milan al Giro
Sette dei nove successi italiani nel World Tour nel 2024 portano la firma di Jonathan Milan, corridore che quest’anno si è definitivamente consacrato tra i velocisti più forti del panorama mondiale a suon di sprint di rara potenza. Tra i più rilevanti per il contesto in cui abbiamo avuto modo di ammirarli, vi sono i tre con cui l’alfiere della Lidl-Trek si è imposto sui traguardi di Andora, Francavilla al Mare e Cento all’ultimo Giro d’Italia, una corsa che ha consolidato lo status del nativo di Buia, inevitabilmente chiamato ora a misurarsi contro i più titolati sprinter internazionali sul palcoscenico più prestigioso, quello del Tour de France, dove l’Italia manca l’appuntamento con una vittoria di tappa dal 2019 (Vincenzo Nibali 1º a Val Thorens).


2. Il doppio argento a cronometro di Filippo Ganna
Sappiamo tutti, per ammissione dello stesso atleta, che l’obiettivo principale di Filippo Ganna ai Giochi di Parigi nella cronometro era uno e uno solo: la medaglia d’oro. È invece arrivato un argento (lo stesso risultato ottenuto qualche mese dopo a Zurigo finendo alle spalle del solito Evenepoel) che però non deve esser sminuito in quanto, dopotutto, stiamo pur sempre parlando di Olimpiadi e Mondiali, le due principali vetrine internazionali per nazioni in cui conseguire ciò che ha agguantato l’asso di Verbania non è scontato e ogni alloro garantito al proprio Paese rappresenta sempre un valore aggiunto. 


3. Il secondo posto al Fiandre di Luca Mozzato
Sono due i podi ottenuti dai corridori italiani nelle classiche Monumento nel 2024. Quello più sorprendente, considerati il contesto di gara e la nostra tradizione in essa, è senza dubbio il secondo posto conquistato alla Ronde da Luca Mozzato. Il rappresentante dell’Arkéa - B&B Hotels, tre vittorie in carriera e mai oltre il ventesimo posto nelle sei Monumento disputate in carriera prima del Fiandre di quest’anno, ha concluso al posto d’onore l’iconica corsa dei muri in pavé regolando il drappello arrivato alle spalle di Mathieu van der Poel con un ritardo di poco superiore al minuto, un risultato che per certi versi l’ha messo sotto un’altra luce e ha impreziosito la sua miglior stagione da pro’ a livello di punti UCI conquistati.


4. L’acuto di Andrea Vendrame a Sappada
Oltre a Milan e Ganna, l’unico altro uomo capace di mettere la sua firma in una corsa WT quest’anno è stato Andrea Vendrame, un’affermazione che, di diritto, gli vale un posto nella nostra top 5. A secco di successi da quasi tre anni, il trentenne veneto della Decathlon AG2R La Mondiale il 24 maggio ha fatto sua la diciannovesima tappa del Giro d’Italia imponendosi sul traguardo bagnato di Sappada, un trionfo (il 2° in carriera alla Corsa Rosa dopo quello a Bagno di Romagna nel 2021) emozionante, cercato e voluto, arrivato al termine di un attacco solitario di 28 chilometri, forse un po’ matto come lui ma di sicuro, in fin dei conti, molto  appagante.


5. I terzi posti di Davide Piganzoli all'Emilia e Giulio Ciccone al Lombardia 
Chiudiamo questa classifica con due piazzamenti che fanno ben sperare i tifosi e il movimento azzurro per la prossima annata. Parliamo del terzo posto dietro a Pogacar e Pidcock ottenuto al Giro dell’Emilia da Davide Piganzoli (una delle promesse del ciclismo italiano per il prossimo avvenire) e del medesimo risultato fatto registrare al Lombardia da Giulio Ciccone il quale, dopo i problemi fisici che lo hanno interessato durante la stagione, è stato capace di terminare il suo 2024 in maniera incoraggiante: da questi risultati entrambi si rimetteranno al lavoro con nuova fiducia nelle prossime settimane per sorprendere e tornare a far sognare sulle grandi salite l’Italia del pedale.

(Photo credits: Stories Lidl-Trek)