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MoMi

Alessia Bellan

MoMi, la prima ciclabile internazionale che parte da Milano

MoMiUn viaggio dove la passione per la bici incontra il cuore pulsante dell’Europa tra laghi, natura selvaggia e cultura millenaria. Si chiama MoMi la prima ciclovia transnazionale che da Milano attraversa le Alpi fino a raggiungere Monaco, tra montagne maestose e laghi cristallini. Un progetto di sviluppo sostenibile che punta a valorizzare territori meno conosciuti, incentivare la mobilità dolce e creare una dorsale alpina stabile e continua, regalando un’esperienza di viaggio tra strade poco battuteLunga 610 chilometri, MoMi attraversa Lombardia, Trentino, Alto Adige, Tirolo, Austria e Baviera. Dietro la ciclovia Monaco–Milano una rete di professionisti, amministratori, attivisti e imprenditori mossi da una visione condivisa: rendere i territori più vivibili, accessibili e sostenibili. Per tutti loro, la bicicletta non è solo un mezzo di trasporto, ma un ponte tra persone, paesaggi e comunità, un motore di cambiamento capace di attivare economie locali, generare incontri autentici e valorizzare ogni luogo. Nasce così MoMi Transalp, dall’energia di chi crede che ripensare la mobilità significhi costruire un futuro più verde, inclusivo e umano. L’idea è nata "a tavolino" dal desiderio di realizzare un tracciato cicloturistico sicuro e senza soluzione di continuità, sfruttando tracce e piste ciclabili già esistenti, caratterizzate da servizi, punti di accoglienza, ospitalità e ristoro per gli amanti del cicloturismo, per dare vita a itinerari dal richiamo internazionale. 

“Non costruiamo solo percorsi, ma esperienze. Siamo una comunità fatta da chi pedala, accoglie, racconta e sogna. Vogliamo che ogni tratto di strada da Monaco a Milano diventi occasione di scoperta, emozione e incontro tra chi vive i territori e chi li attraversa con il cuore aperto", commentano i promotori. 

MoMiIl percorso, che sfrutta reti già attive come la ciclovia dell’Oglio, la pista della Val Camonica, la Martesana e tratti della ciclovia Monaco-Venezia, fa parte del circuito europeo EuroVelo. Per gli appassionati, un’opportunità unica per vacanze in bici di qualità percorrendo vallate, passi alpini, regalandosi pause di relax tra laghi e borghi storici. 
Il tracciato è al momento percorribile su ciclabile per circa il 70% ma l’intero percorso è già fruibile in versione provvisoria con i tratti non ancora attivi accompagnati da raccomandazioni per la percorrenza. Tra Monaco e Bressanone, circa 260 chilometri, coincide con la ciclovia Monaco-Venezia e risulta completato al 95%; il segmento Bressanone-Lago di Caldaro è già interamente percorribile; mentre da Caldaro si sale al Passo della Mendola tramite ferrovia a cremagliera e si prosegue in bicicletta attraverso l’Alta Val di Non. Alcuni tratti tra Val di Non e Val di Sole non sono ciclabili ma sono percorribili su strada con segnaletica di supporto. Dal Passo del Tonale si scende poi lungo la Val Camonica fino al Lago d’Iseo. Il tratto finale attraversa la Valle Cavallina, Trescore, Fara Gera e termina nel centro di Milano attraverso la ciclabile della Martesana. I segmenti mancanti sono oggetto di pianificazione e lavori e solo in Lombardia gli investimenti pubblici e locali ammontano a oltre 30 milioni di euro, con interventi mirati in provincia di Bergamo e lungo il Naviglio Martesana. 

“La Ciclovia Milano-Monaco di Baviera, con quasi 200 chilometri in Lombardia, favorirà la mobilità ciclistica rappresentando un elemento di richiamo importante, con la prospettiva di generare un indotto economico significativo per i territori coinvolti. Regione Lombardia ha sostenuto la Milano-Monaco sin dall’inizio ed è parte attiva del progetto”, ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi. “La Ciclovia – prosegue Terzi – utilizza nel tratto lombardo itinerari che negli anni come Regione abbiamo contribuito a realizzare nell’ambito del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica. A questo si sono aggiunti ulteriori sforzi messi in campo recentemente, insieme con la Provincia di Bergamo, per ricucire alcuni tratti in modo da garantire la continuità dei percorsi”. 

Lo scorso giugno è stato effettuato un bike test ufficiale da un gruppo di cicloturisti internazionali che hanno verificato il percorso da Bolzano a Milano, diviso in tre tappe: Bolzano–Vermiglio (94 km), Vermiglio–Darfo (93 km), Darfo–Milano (125 km), per un totale di 312 chilometri e 2.400 metri di dislivello positivo. La ciclovia è classificata come infrastruttura strategica per le Olimpiadi invernali 2026 e il suo completamento è previsto entro l’inizio dell’atteso evento sportivo. Sono previsti inoltre sviluppi legati a servizi ricettivi, logistica cicloturistica e intermodalità. I soggetti promotori operano in coordinamento tra Italia, Austria e Germania.