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Tour de France, Pogacar vince la 13a tappa
Salvatore Riggio

Pogacar: "Non chiamo Vingegaard per dirgli di fare il Tour"

C’è chi ha già svelato il calendario 2026 (o comunque le corse principali che saranno svolte) e chi ancora, al contrario, preferisce tenerlo segreto ancora un po’ per cercare di capire cosa sia meglio fare. È il caso di Tadej Pogacar (e Remco Evenepoel) e Jonas Vingegaard, i due grandi rivali. Lo sloveno sarà il via del Tour de France, corsa che ha vinto in quattro occasioni (2020, 2021, 2024 e 2025). Così come il belga Evenepoel. Al contrario, non ha ancora le idee chiare il danese. Non sa ancora a quale Grande Giro parteciperà. Qualche settimana fa aveva dichiarato di preferire il Giro d’Italia per provare a vincerlo dopo aver trionfato due volte alla Grande Boucle (2022, 2023) e una volta alla Vuelta (2025).

Le dichiarazioni di Pogacar

Pogacar, da parte sua, ha già messo le cose in chiaro: «Non lo chiamerò certo per dirgli di fare il Tour. Non è una mia decisione. Anche se lo spero vivamente», ha detto il campione sloveno nell’intervista rilasciata a Wielerflits. «Sarebbe un peccato, perché come dico sempre tutti vogliono competere ai massimi livelli contro i migliori avversari – ha continuato Tadej –. Al top della forma, senza sfortuna o altro. Questo rende le vittorie più preziose. Ma Jonas deve scegliere ciò che è meglio per lui». Con Evenepoel (che inizierà il suo calendario già a gennaio), invece, Pogacar si sfiderà al Tour. Ma prima ci sarà il duello alla Liegi-Bastogne-Liegi. «A volte mi piacerebbe anche partecipare a qualche corsa a tappe nella prima metà della stagioneha concluso il campione del mondo –. Capisco la decisione di Remco, ognuno trova il proprio modo per provare a vincere».

(photocredits: A.S.O.)