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Milano Futura

Alessia Bellan

Una metropoli a prova di bicicletta

“Non serve andare su un altro pianeta per creare un mondo migliore. Possiamo farlo nella nostra città". È il claim di Milano Futura Ora, il piano di intervento per la gestione dello spazio pubblico e della mobilità che definirà, fino al 2027, le azioni del Comune di Milano, con una serie di interventi urbanistici, strategie comunicative e percorsi di partecipazione collettiva. E un obiettivo ambizioso: puntare sui temi della mobilità attiva e migliorare l’esperienza e la sicurezza di ciclisti e pedoni. Annunciato lo scorso maggio dal sindaco Beppe Sala, il progetto è frutto della collaborazione tra Comune e la rete C40 Cities, organizzazione no profit che mette in rete 100 fra le più grandi città al mondo per aiutarle a realizzare politiche per il clima, puntando a dimezzare le emissioni entro il 2030 e azzerarle entro il 2050, favorendo lo scambio di buone pratiche e fornendo sostegno per la costruzione di alleanze, campagne e azioni di advocacy che accelerino il cambiamento. Una rete guidata dai sindaci, in questo momento dal sindaco di Londra, Sadiq Khan, e dalla sindaca di Freetown, Yvonne Aki Sawyerr, con il supporto dei vicepresidenti, che per l’Europa sono la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, e il sindaco di Milano. Milano Futura Ora campagna

Promosso con una maxi campagna di sensibilizzazione che racconta le iniziative dedicate alle strade e agli spazi pubblici, come Piazze Aperte, Area B, l’elettrificazione del trasporto pubblico, le Zone 30 e i benefici della mobilità attiva, Milano Futura punta a coinvolgere gli utenti della strada anche attraverso una serie di appuntamenti di approfondimento sul tema della sicurezza stradale, che saranno pubblicati sul sito del Comune. Partendo da Area B, fulcro del piano sono gli spazi intorno alle scuole, la sicurezza stradale, la qualità dell’aria e la collaborazione con il settore privato. Fra le iniziative, da qui al 2027, la creazione del piano ciclabilità di Milano, l’introduzione dei cuscini berlinesi e di nuove strade 30, il rilancio del piano Piazze Aperte per le scuole, la trasformazione degli incroci e un percorso per decarbonizzare la logistica dell’ultimo miglio. E, per noi ciclisti, più spazio per pedalare: con strade accessibili e ciclabili, muoversi in bici diventerà più facile e sicuro. E saremo sempre di più.

La mobilità attiva - spostarsi a piedi, con i mezzi, in bici o sharing - è non solo un modo di prendersi cura dell’aria, della città e di chi la abita, ma riduce il traffico e migliora la circolazione. 

“La qualità dell’aria influisce sui polmoni ma anche su cuore e cervello, aumentando i rischi di malattie degenerative e patologie cardiovascolari. Sosteniamo politiche che incentivino la mobilità sostenibile e attiva come camminare e andare in bici. Sono azioni che migliorano la salute e riducono i costi sanitari. Pedalare, insomma, fa bene al cuore” spiega Laura Dalla Vecchia, cardiologa e presidente SICOA. 

Al via in questi giorni il percorso partecipato per il “pediplan” e “biciplan”, che sarà completato entro metà 2025, e che vede coinvolta tutta la città: un documento di lavoro per definire, assieme ai Municipi, come saranno ridisegnati i quartieri per promuovere la mobilità pedonale e ciclabile. Con particolare attenzione ai percorsi sicuri, alla riduzione dei furti di biciclette, con migliorie alla segnaletica. I quattro qualificanti di Milano Futura Ora sono i parcheggi sul modello parigino (si stanno introducendo le prime sperimentazioni di parcheggi in carreggiata dedicati a bici, moto e mezzi di sharing), il Rafforzamento BikeMi Il servizio di bike sharing del CBikeMiomune include 320 stazioni e 5.430 bici (4.280 muscolari e 1.150 a pedalata assistita). Sono previste entro la fine dell’anno 2.800 nuovi bici, oltre a migliorie tecnologiche che renderanno il servizio più smart e gli spostamenti più efficienti.

Poi il Cambio (città Metropolitana): un progetto che prevede oltre 750 km di percorsi ciclabili entro il 2035, collegando 133 comuni con corridoi super-ciclabili. Cambio promuove l’uso della bici per gli spostamenti di tutti i giorni, migliorando salute, sicurezza stradale e qualità dell’aria, riducendo i costi di trasporto e valorizzando la qualità della vita urbana. Infine la Cerchia verde dei Bastioni: previsti spazi pubblici continui a pedonalità privilegiata e riqualificazione di piazze adiacenti alle porte storiche. Tra gli obiettivi, ripensare in ottica di progressiva pedonalizzazione e miglioramento della qualità dello spazio pubblico i quartieri Brera, Quadrilatero, Romana, Ticinese e Magenta. La “sottile linea verde” lungo i Bastioni e a ridosso delle antiche Porte di accesso alla città punta a dare più spazio a pedoni e ciclisti, aumentare le aree verdi e fare girare al largo le auto.

L’ Atlante propone la realizzazione un sistema di spazi pubblici continui a pedonalità privilegiata lungo il doppio sistema della Cerchia dei Bastioni (viale Majno, Caldara, Beatrice d’Este, Papiniano) e dell’anello dei viali appena esterno ad esso (viale Monte Nero, Bligny, Coni Zugna)".

(Photo credits: Shutterstock)